Rassegna storica del Risorgimento
RADETZKY JOHANN JOSEPH ; GHEDINA PAOLO
anno
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1920
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pagina
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108
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FRANCESCO QOT2RIU
H Colonnello Hablitehek è qui : io l'ho veduto jerldl : oggi sono andato per visitarlo ma non era a casa : andrò questa sera alle sei pomeridiane (sic /) H Vinazzer vuol venire egli pure ; ma mi dispiace. Egli si prende con tutti troppa libertà, che ghigne quasi ad increanza e ruvidezza. Egli m'avea jeri invitato a pranzare con lui : andammo infatti oggi in una osteria; ma quando si venne a pagare, mi toccò trai* fuori la mia borsa.
Milano è tranquilisBima : si veggono brillanti equipagi, e le strade sono popolate assai. Sembra che, perduta ormai ogni speranza, si avvezzino a soffrire i soldati. Nelle campagne ho,trovato la popolazione molto bene intenzionata : almeno quelle famiglie dove io fui mquar-Jàerato (1).
Salutami la mia cara madre, e tutti sorelle e fratelli, ed amici: : nell'aspettazione intanto di un pronto tuo scritto ti abbraccio tenegft4-mente.
H tuo aitino Fratello PAOLINO (2).
KB. Eaccomanderai la lettera al Cap. Bernkopf.
(1) Del noto contrasto fra lo stato d'animo della popolazione delle città e quello della popolazione delle campagne è spesso cenno anche nello lettere di Badetzky alla figlia. Esso era prodotto in gran parte dalla diabolica tattica dell' Austria specialmente dall'abile e scaltra politica di Radetzfcy, ohe mirava a favorire i poveri e ad eGe'ibarJi óontJgi; i ricchi e i nobili (cf. Luzio, op. ,: pp. 37, 41, 75, Sé, 86).
(2) Paolo Ghedina mori a Brunoeco nel 1885, col grado di colonnello dei bersaglieri del Tiralo. (Questa notizia e le altre sul Ghedina mi furono date dal signor Ost che mi compiaccio di ringraziare anche pubblicamente).