Rassegna storica del Risorgimento

BIBLIOTECHE ; ROMA
anno <1920>   pagina <117>
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BIBLIOGRAFIA 117
Vienna trovò una posizione indipendente, un ambiente signorile e leggermente scettico, e finalmente incarichi che lo avvicinarono ai più grandi sovrani della terra : l'imperatore (TAustria, Maria LuìBa di Prussia, i reali d'Inghilterra, gli espulsi Borboni ai Franato. Nell'ar­dore della lotta l'odio contro il dominio napoleonico si .trasformò in odiò personale contro Napoleone j e l'antico funzionario prussiano ebbe l'onore di attirare i fulmini dell'imperatore francese che or­dinò che fosse ricercato e trattenuto prigioniero il miserabile scriba da lui messo al bando delle nazioni civili e del quale aveva proibito la lettura delle opere sotto pena di morte. Ancora : durante un viaggio per l'Inghilterra il Gentz sentì più che mai la tortura dell'anima ger­manica e ne espresse il sogno di dominazione. Il nazionalismo, che più tardi doveva così terribilmente esasperarsi in Germania, trovò allora in lui un interprete di singoiar forza e vigoria ; e un anno prima di Fichte il Gentz proclamò che l'Europa, caduta in schiavitù per la debolezza della Germania, per opera della Germania sarebbe risu­scitata. Il popolo, tedesco era il più grande popolo del mondo, dal nord al sud d'Europa aveva propagato la sua cultura, istituzioni e costumi; non occorreva che una religione, una legge, un governo, una capi­tale perché questo possente organismo diventasse l'artiitro del mondo creale.
Senza dubbio la passione antifrancese accomunava nel pericolo i te­deschi d'Austria con quelli di Prussia e il Gentz potè per qualche tempo esser considerato uno dei più generosi patrioti con Adamo e Giovanni Muller, eon lo Stein e con il Goetzen. Mia il pensiero suo spaziava più vasto e più alto ; né le successive disfatte o i disaccordi tra le due po­tenze egemoniche tedesche poterono smuoverlo. A ragione egli disse un giorno che la forza dello spirito era superiore a dieci Iena e a dieci Wa-gram. I continui insuccessi lo trovarono -sempre più calmo e implaca­bile: gli avvenimenti stessi posero,anohe per opera sua, l'Austria còme vindice del saero diritto dell'esistenza dei popoli e gli diedero la certezza dell'inevitabile tramonto dcli*astó napoleonico. Al con­gresso di Yienna il Gentz, redattore politico dfttutti gli atti della grande sistemazione europea, sarà sempre il Gentz che, in nome del sempre vivo senso dell'equilibrio attinto alle dottrine kantiane e al senso ottimi­stico ilell'Aufldarung, preterirà sul trono francese l'odiato Napoleone perchè ùstanratore di un regime che data ormai da quindici anni e gioverà immensamente il Talleyrand nell'impedire ohe la Francia sia tolta dal giuoco politico come elemento precipuo di equilibrio.