Rassegna storica del Risorgimento
BANCA ROMANA STORIA 1889-1895; BANCHE
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1973
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Raffaele Colapietra
portantissime modifiche apportate da Sonnino alla legge bancaria gioJiltiana nel 1894.
Torniamo viceversa all'iter giudiziario della vicenda bancaria con la relazione Costa sulla magistratura, un documento che anche FA- reputa serio e pregevole, benché ispiralo a chiari criteri di parte, e che può dar adito anche a qualche rilievo interpretativo più propriamente politico (la permanenza di Gian-turco quale sottosegretario alla Giustizia durante il primo ministero Giolitti nel variare non soltanto fortuito di quattro guardasigilli, ed i suoi vecchi legami amichevoli e politici -con Lacava- e dunque ancora una volta l'Agricoltura ed i calahro-lucani , la scorrettezza del convegno politico-giudiziario tenutosi a palazzo Braschi il 18 gennaio 1893 alla vigilia dell'arresto di Tanlongo, presente un altro deus ex machina, anch'egli meridionale, e protagonista dell'impostazione filocrispina delle recenti elezioni generali, il Re? a no. e così via, con osservazioni dettagliatissime sul comportamento di funzionari e magistrati che non attengono ovviamente soltanto al campo della professionalità burocratica).
Documento schiettamente parlamentare e politico, e vestibolo espresso della questione morale, è viceversa la relazione dei Cinque, la cui stringatezza, al di fuori dell'atmosfera concitai issima iu cui fu letta, appare peraltro oggi poco meno che insignificante.
Finalmente il volume e l'opera si concludono con i processi a Giolitti (Felzani) ed a Crispi, e dunque con una serie nutritissima di documenti, che rientrano in buona parte nel costume, specie attraverso la prosa vivacissima del procuratore generale Bussola (quel Nicotera che va girando per Montecitorio con una rivoltella in tasca millantando di trucidare Giolitti se osa denunziarlo è davvero un Farinacci ante litteraml) fino alle importanti trattazioni sulla responsabilità ministeriale (Giolitti ha abusato delle sue funzioni, ma solo la Camera può stabilire se a fini personali o politici, e qui la. sottigliezza del presidente Canonico è veramente mirabile nel tener distinti i due settori!)" e all'innegabile retroscena politico di compromesso per cui la sentenza di Cassazione dell'aprile 1895 è resa esecutiva soltanto nel gennaio 1896, allorché le armi di Menelik incombevano su Crispi ben più minacciosamente che non i * ritorni allo Statuto di Giolitti e Cavallotti.
RAFFAELE COLAPIETRA