Rassegna storica del Risorgimento

ARCHIVIO DI STATO DI PERUGIA FONDO DANZETTA; DANZETTA (FAMIGLIA
anno <1973>   pagina <477>
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Libri, e periodici
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nel suo lavoro fino al 1921. e di tirare quindi le somme di ima ricerca sa tm filone scàt* samen te studiato e inteso: la tradizione operaista: a Questa tradizione, o meglio la sua parte ** non caduca ", continuerà a ipotecare anche in seguita lo svolgimento storico del socialismo italiano costituendo un filo rosso, un valore unitario, una permanente esigenza di libertà dalle costrizioni autoritarie, legate alla contingenza della vita politica, e dai con­dizionamenti economici voluti dalla classe borghese e dal capitale (p. 84).
RENATO GTUST*
FRANCESCO FA ZI, G iosuè Borsi, vita opere siile spiritualità; Ruma, Centro di studi fran­cescano, 1972, in 8, pp. 136. L. 1.000.
È il numero uno della Collana di Studi storici religiosi e letterari a cui ha dato vita il Centro di stadi francescani del Lazio, nella veste tipografica Laziale di Frascati.
Ne è autore padre Francesco Fazì, studioso acuto e diligente della spiritualità e del pellegrinaggio terreno del Borsi; ed essendo l'A. stesso prematuramente scomparso, il libro esce postumo a cura di Giambattista Marinoni.
Codesta scheletrica presentazione può aiutarci a conoscere preventivamente l'opera, a respirare nell'atmosfera da cui è venuta 1 ispirazione, e quindi a comprendere, giustifican­dolo, il proposito dclTA. che è quello di farci conoscere ed amare l'amico, l'uomo, l'eroe ed il santo.
Il tema ha avuto svolgimento in quattro capitoli che trattano appunto della biografia del Bora nei suoi lineamenti, della formazione sua e dei primi scritti, della genesi e strut­tura delle opere maggiori, e quarto capitolo della spiritualità e stile dell'opera sua.
Però non si deve credere che le pagine del libro abbiano dato posto ad espressioni da vecchio panegirico od al oc verso che suona e che non crea . Fin dalle prime frasi si nota la semplicità del narrare, l'abbondanza e serietà della documentazione e delle cita­zioni, e la naturale preoccupazione di illustrare le vicende nel loro più intimo valore umano, di scoprire i segreti di una grande anima dalla quale possiamo apprendere i perché della nostra esistenza, e le ansie del rispondere e dell'operare.
Pertanto la personalità di Giosuè Borsi ci appare nella sua particolare distinzione. Vediamo il giovane che è rimasto tutt'altro che estraneo agli ardori ed alle allegrezze indicibili dell'età, la sua inclinazione a riflettere ed a meditare di fronte alla sofferenza umana non meno che agli inviti e dei falsi amorazzi , ed anche nel sogno di una Beatrice fatta sempre più pura ohe lo solleverà a gradi, irresistibilmente, in un'ascesa rivelata dai Colloqui dei due periodi: quello che va dal 4 maggio all'8 giugno del 1915, e l'altro che dal 29 settembre va al 6 novembre dello stesso anno.
Davvero questa presentazione di Giosuè Borsi, in uno sfondo illuminato da traspa­renze celesti, ha le delicatezze di un'apparizione, e qualcuno potrebbe rimproverarci di farne parola qui dove non si predica, ma si parla e si discute di storia del Risorgimento.
Ma il rimprovero non ci turba, perché noi leggendo il libro abbiamo veduto una grande anima di italiano e di soldato, uno di quei combattenti per la Patria e per l'Uma­nità, ossia di quel redentori , che danno il sangue con altri, a migliaia ed a decine di migliaia, che hanno dato sacrifici e lacrime in quella che viene chiamata e ohe rimane la quarta guerra del Risorgimento Italiano.
La grande guerra è stata uno Immane tragedia, ola grande pace ha ancora da venire. In quella guerra sono stati determinanti i contrasti di natura sociale ed economica che rimangono sostanzialmente vivi: non meno determinante l'egoismo, la brama di potenza, di egemonia la volontà di scrollare il giogo di oppressioni che venivano dall'esterno o dall'interno di comunità nazionali. Tutto questo è stato il calore che si ò convertito nel terribile incendio. K tutto questo va documentato, o non b detto che ciò sia avvenuto da parte di taluni storici nella giusta misura e valutazione: prevaio il criterio dell'esclusività.