Rassegna storica del Risorgimento
VITTORIO EMANUELE II RE D'ITALIA
anno
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1973
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pagina
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504
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Renato Giusti
punto, attraverso le parole di un suo discepolo da lui avviato agli stadi di storia del Bisorgimcnto: E così .rimanemmo alla scuola del Rosi, con l'approvazione dello stesso CrivelLucei, ad apprendervi, sette anni prima che nascesse Denis Mack Smith, molte delle cose che il cinquantaduenne storico inglese ha insegnato ai pubblicisti italiani trentanove anni dopo la morte dello storico di Camaiore. Le cose che disse a proposito di Vittorio Emanuele II nei suoi corsi prima della guerra mondiale, e ha riprodotto tali e quali nella biografìa del re dieci anni dopo la nascita di Mack Smith, fanno, per lo meno, vedere che c'era anche allora chi non aspettava che lo studioso britanno scoprisse la verità sul sovrano sabaudo. Magari con minore disinvoltura di scrittore, ma con un più sicuro e meno impegnato senso storico. * La nostra impressione relativa a Vittorio Emanuele non aderisce completamente ai giudizi dei biografi apologisti che videro le virtù con lenti di ingrandimento e non videro allatto le manchevolezze. L'impressione nostra neppure concorda coi giudizi degli scrittori contrari, in verità, ricchi di sentenze, poveri di fatti accertati e quindi proclivi a giudicare secondo un modello preconcetto, non secondo la realtà, sulla quale a noi sembra che debba fondarsi la storia ".
Quello il Maestro dal quale dovevo imparare non soltanto la tecnica del mestiere dello storico, ma lo spirito con il quale deve essere esercitato .J)
Uno dei problemi meno studiati in modo critico e non agiografico, forse anche per carenze di documentazione che non sia di insegnanti, persone di corte ecc., che maggiormente ebbero rapporti col principe in quegli anni, concerne l'età di <c preparazione au métter du roi, gli studi, le amicizie e gli svaghi, l'influenza esercitata da uomini di corte o di chiesa (come mons. Charvaz ad es.), il mondo familiare ecc.; elementi questi di prim'ordine al fine di meglio intendere il significato, la portata o addirittura l'origine di certe scelte e decisioni compiute negli anni seguenti. Dai ricordi dei contemporanei, ai panegirici in morte del padre della patria alla ricostruzione del Montiz> che, nonostante tutto, resta assai utile per il periodo della giovinezza, si possono desumere vari aspetti della personalità del futuro sovrano che merita, però, di essere meglio conosciuta e studiata secondo i risvolti del carattere e della mente, dal coraggio ostentato alla vanità, dalla pigrizia alla generosità, alle idee politiche ecc.; non tanto al fine di smantellare un mito J> che dura da alcune generazioni, quanto per comprendere a pieno il
l) A. M. GHISALBRRTI, Maestri e compagni di strada, Città di Castello, 1972, pp. xii-xm,
Ij A. MONTI, La giovinezza di Vittorio Emanuele li, 1820-1849, Milano, 1939; cfr. Inoltre F. COCKASSQ, Vittorio Emanuele II, Torino, 1942; U. MARCELLI, Vittorio Emanitele II, in Nuove questioni di storia del Risorgimento e dell'unità d'Italia, Milano, 1961, IL pp. 133-145.