Rassegna storica del Risorgimento

MAZZINI GIUSEPPE LETTERE
anno <1973>   pagina <546>
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Gustavo Costa
Mazzini si riprometteva di vedere lo Stuart al più presto, ma, temendo di non poterlo incontrare al suo indirizzo, lo pregava di lasciare un libro ed una let­tera che il viaggiatore americano doveva fargli avere* Se non. è possibile accer­tare di chi fosse la lettera, sembra lecito supporre die il libro fosse lanthe: and Other Poenis, pubblicato a New York dallo Stuart nel 1843. ') Non per nulla il giovane poeta desiderava conoscere Thomas Allsop, il noto discepolo di Cole­ridge, che fu a contatto con uomini come Lamb e Hazlitt. e fece parte della Società degli Amici d'Italia.2) In ogni modo la lettera mazziniana in questione rappresenta una prova ulteriore della penetrazione repubblicana in America, dove esisteva dal 1841 ima congrega centrale della Giovine Italia con sede ap­punto a New York. *)
Il 19 gennaio 1849, nella imminenza delle elezioni generali del 21 gennaio, che dovevano segnare il trionfo del repubblicanesimo nella capitale pontificia, preparando il terreno alla proclamazione della gloriosa Repubblica Romana, Mazzini scriveva da Marsiglia a Goffredo Mameli, che aspettava con impazienza il suo arrivo nella Città Eterna, per giustificare il suo indugio in Francia: Io errò, non temete: sono costretto a rimaner qui pochi giorni ancora, per cose che riguardano la Sicilia. Forse saprete che là v'è raggiro potente monarchico... Abbiamo intanto cercato di cacciar nell'isola, e nell'armi, nomini d'idea nostra... ora si tratta di un arruolamento di 2000 Svizzeri pei quali mi conviene accre­ditar l'inviato e intavolare per modo che siano uomini rappresentanti le nostre idee.4) Due giorni più tardi, proprio il 21 gennaio, il grande cospiratore indi­rizzava al colonnello Giacomo Luvini-Perseghinì di Lugano, noto simpatizzante della causa italiana, una lettera di raccomandazione in favore del colonnello Luigi Ghilardi, che era stato incaricato dal governo rivoluzionario siciliano di recintare una legione svizzera di combattenti per la libertà: Egli è mandato dalla Sicilia per raccogliere un certo numero di volontari Svizzeri; di volontari che rappresentino qualche cosa più d'una cifra, una idea, una credenza. Noi vor­remmo rappresentare in certo modo con volontari stranieri le diverse Naziona-
0 A Cattila g of Boaìts Represented by Library of Congress Pr in leti Cardi, Ann Arbor, 1942-1946, 144, p. 129; Library, University of California, Berkeley, Author-Title Catalog, Boston. 1963, 99, p. 636.
2) EMILIA MORELLI, L'Inghilterra eh., p. 114. CO. Dietionary of National lìiography, Orford, 1921-1922, 1, pp. 337-339.
5) JOSEPH ROSSI, The Image of America in MuzzinVs Writings, Madison, Wisconsin. 1954, p. 19 e passim; SALVATORE CANDIDO, L'azione mazziniana nelle Americhe e la Con­grega di New York della Giovine Italia (1842-1852), in Bollettino della Doma* Mazzi­niana, XV1I1 (1972), 24. jg* 130 e passim.
*) S.E.I., XXXVII (Epistolario, XX), pp. 285-286. Sul reclutamento degli Svizzeri cfr. ALBERT MAAC, Johann l'Itili pp Becker von Bici und die deutscli'helvetische Legion, in Batter Zeiisehrift fìir GeschicHte und AUertuinskundet III, 2 (1904), pp. 285-298. Sul rap­porto Mazzini-Becker cfr. VLADIMIR NEVLER, Presentazione di documenti russi, in Atti del Xl.l II Congresso di storia del Risorgi mento italiano (Venezia, 2-5 ottobre 1966J. Koinu, 1968 (<c Istituto par la Storia del Risorgimento lutliuno, Biblioteca scientifica, Atri dei congressi, XI *), pp. 43-44. Ver quanto riguarda la politica mazziniana in Sicilia cfr. EMI­LIA MORELLI, Mazzini e la Sicilia dal 1848 al 1872, in Atti del Congresso di sludi storici sul '48 sirilitino (12-15 gennaio 1948), raccolti ad ordinali da Eugenio Di Carlo e Gaetano Fabsone, Palermo, 1950, pp. 125-140; PAOLO MARIO SI PALA, Documenti sulla penetrazione mazziniana iti Sicilia, in Bollettino dalla Donati Mazziniana, XV (1969), .1, pp. 46-54.-