Rassegna storica del Risorgimento

CRISPI FRANCESCO CARTE; MANCINI PASQUALE STANSLAO CARTE; MUSEO
anno <1973>   pagina <593>
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MUSEI, ARCHIVI E BIBLIOTECHE
I FONDI ARCHIVISTICI L DEL MUSEO CENTRALE DEL RISORGIMENTO
XXXVI: ARCHIVI MINORI ROMANI: I BONAPARTE, LUIGI SOLIDATX TIBURZI. LUIGI OVIDI, CALLIMACO ZAMBIANCHI
I BONAPARTE. Queste carte (Busta 889), acquistate sui mercato antiqua­rio, dovrebbero provenire dall'archivio di Giuseppe Vannutelli, avvocato, a Roma, dei Bonaparte parsi qua e là dopo il 1815.J)' Sostanzialmente il contenuto di tutto il fondo è di carattere economico-finanziario e dimostra che i fratelli, le so­relle, i cognati e le cognate dell'esule a S. Elena si dibattevano in notevoli diffi­coltà finanziarie, qualche volta create anche da una sostanziale tendenza alla li­tigiosità, rivestita sempre, nel linguaggio, dal tono distaccato di una troppo recente regalità.
In questo spirito scrivono a Vannutelli: Girolamo (7 lettere); Paolina (10 lettere); Carolina (1 lettera); Luciano (61 lettere); Luigi (1 lettera); Felice Ba­ciucchi (5 lettere); Giulia Clary (1 lettera); Letizia Pepoli (4 lettere).
L'avvocato, però, era in possesso anche di corrispondenze scambiate fra i protagonisti e queste, decisamente, sono più interessanti. Cominciamo dal card. Fesch, che cerca di sottrarsi agli obblighi che ha verso Carolina, ma non trova molta comprensione (11 lettere alla nipote e 3 a Jacques MacDonald).
La protagonista maggiore, comunque, è Paolina con la sua irrequietezza e i suoi rapporti-scontri con Camillo Borghese, nel periodo del suo trasferimento a Roma. Su questo argomento si intrattiene con la sorella, in dieci lettere, Luigi il quale racconta anche la tristezza del suo legame con Ortensia; vengono di rincalzo cinque lettere del card. Fesch. Matrimonio assai più riuscito appare quello di Luciano, il quale, il 20 ottobre 1816, scrive: Si l'Empereur n'a pas pu diviser ma famille, Dien seul le peut s'il voulait me punir >. È una requisitoria contro i maneggi di Paolina. Alla quale Girolamo, il 25 luglio 1820, esprime la ma me­raviglia per il fatto che le autorità volessero concedere il passaporto solo a sua moglie: Cornine si jamais l'idée de nous separer avait pu entrer dans nos coeurs, oa dans notre pensée!!!!. Non tutti, quindi, dovevano redigere una lettera come quella, del 1815 conservata in minuta, di Paolina a Camillo Borghese
Nel fondo vi è anche una lettera, d'altra mano, in francese, ma firmata tua aff.ma madre, di Letizia alla figlia Paolina del 29 settembre 1821, che contiene questa frase: Je n'ai recti aucune nouvelle des personnes venus de S.te Hélène. l'attende des lettres du Due d'Hamilton auquel j'ai adressé ma requèle pour le Parlement d'Aiigleterre à fin d'ohtenir les restes de l'Empereur .
Finiamo con uno dei pochissimi accenni politici che si trovano nel carteg­
gi Sull'argomento vedi FÌOBULIA BAIITOCCMI, Napoleonici nella storia d'Italia, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 1971, clic contiene, ampliato, lo voci Bonaparte pub­blicate nel Dizionario biografico degli Italiani.
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