Rassegna storica del Risorgimento
CRISPI FRANCESCO CARTE; MANCINI PASQUALE STANSLAO CARTE; MUSEO
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1973
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pagina
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613
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Libri e periodici
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i Sardi non pagarono più duramente l'incapacità di chi H comandava, lo dovettero soprattutto a Vittorio Emanuele, deciso a cogliere una vittoria che altri non sentivano, e allo spirito di abnegazione degli ufficiali inferiori.
Tali sono le considerazioni che nascono dalla lettura di questo bel volume di Stclio Martelli, un volume al quale il fatto di far parte di una collana divulgativa per ragazzi non impedisce di fornire una ricostruzione rigorosamente fedele, basata com'è sulla relazione ufficiale dello S.M.E., sul Pieri e su similari fonti francesi e austriache, della battaglia decisiva per la conquista della Lombardia. Ma, al di là della serietà dell'impostazione, il pregio maggiore del lavoro va a nostro parere individuato nel taglio particolare che il Martelli lui inteso dare alla narrazione, allorché, consapevole dello scopo educativo della sua fatica, ha evitato completamente di ricorrere ad ogni facile retorica e, pur sottolineando il momento epico della battaglia, non ha tralasciato di ricordare le miserie e le sofferenze dei soldati e la tragedia cominciata il giorno successivo allo scontro quando ai manifestò paurosamente la sproporzione tra la micidialità delle armi adoperate e la arretratezza della macchina dei soccorsi.
11 volume, che si apre con una presentazione di Emilio Fario, è arricchito da alcune illustrazioni a colori veramente belle, da utili cartine geografiche e da tavole riassuntive che riportano i dati statistici ufficiali sulle perdite complessive della duplice battaglia.
GIUSEPPE MONSACHA n
VENERO GIRGENTI, Un ufficiale garibaldino in Sicilia; Catania, Edizioni La tecnica della Scuola, 1970, in 8, pp. 114. S.p.
Questa di Venero Girgenti è la biografia di uno dei tanti partecipanti all'impresa dei M*H'", raccontata con esattezza di particolari ed inserita in un più vasto contesto di storia meridionale, con i suoi problemi mai risolti, le polemiche vive e persistenti, il malcontento e le recriminazioni di una terra oggetto di conquista più che di liberazione. Parlando del suo personaggio, Angelo La Cara, l'A. ci descrive la famosa impresa dei Mille da un'angolazione diversa, lasciando un po' da parte, sul loro piedistallo, i grandi nomi di Garibaldi, Crispi, Bixio, per puntare l'obiettivo su quelle figure minori che avevano anonimamente collaborato a preparare il terreno, che avevano combattuto nelle prime file in un clima arroventato dalla lotta e dalle prime violente polemiche, per tornarsene poi, come nel caso di Angelo La Cara, semplicemente al loro paese e riprendere la vita di sempre, senza pretendere onori e gloria, pronti però ad abbandonare tutto per correre con Garibaldi (ino ad Aspromonte.
Personaggio, questo del La Cara, appartenente alla storia locale della sua isola ed ora riportato, nelle giuste proporzioni, al rango di partecipante attivo ai gloriosi avvenimenti, accanto a nomi tanto più grandi.
L'A. propone quindi dì non pensare soltanto alle figure più illustri e famose, quando si parla dell'impresa dei Mille, ma a tutta la miriade di personaggi minori, eppure importanti per una visione degli eventi storici più aderente alla realtà.
L'inquadramento generale della vicenda ricalca spesso tesi note ed ampiamente sviluppate, anche se basate su materiale documentario poco conosciuto.
MARIA GAIA GAIO
/ democratici del Risorgimento, a cura di SALVATONE ONOFRIO (Letture storiche, documenti, 11); Bologna, Zanichelli, 1972, in 16", pp. 167. S.p.
Senza voler discuterà i criteri ai fini della compilazione di una breve antologia (ed ogni studioso potrebbe avere in proposito orientamenti diversi), un punto vai la pena di sottolineare relativamente al volumetto ohe Salvatore Onufrio hu dedicato alla conoscenza e alla presentazione di alcuni esponenti del mondo democratico dell'Ottocento italiano: la linea che corre all'interno del movimento democratico, soprattutto per gli anni