Rassegna storica del Risorgimento

CRISPI FRANCESCO CARTE; MANCINI PASQUALE STANSLAO CARTE; MUSEO
anno <1973>   pagina <618>
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Libri e periadici
ninna: anche io ideo ili decentramento hanno questo origine. È recisamente escluso, quindi, ogni ninni pisacuniano. Per il Romano, Liberia e Giustìzia sarebbe un gruppo autonomo che. lungi dall'essere influenzato, influenza restile russo. Un documento del 2'1 luglio "67, ptibliliento integralmente dallo Scirocco, di mostra come la poli-zia sia al corrente dell'azione di proselitismo del Bakunin ed attribuisca esplicitamente a lui la costiturione di questo movimento. L'Autore concorda con il Mastiti nell'ali riunire al Bakunin. e non al Tucri. lo scrillo La Situazione, ritenuto di importanza fondamentale, per le sue affermazioni, nella storia del movimento anarchico. Scirocco sottolinea il valore dell'azione del gruppo di Libertà e Giustizia per SI suo attacco al sistema borghese, per l'affermazione dell'autonomia della questiono sociale, per la sua concretezza sui problemi operai, per la lotta alla buro­crazia e ai pregiudizi nazionali. L'opera dell'esule russo, che pone prospettive di lotte dei lavoratori non subordinate ad ideali ad essi estranei, è totalmente rivalutata.
L'Autore, tratteggiando le vicende parallele di democratici e socialisti napoletani, fi* nisce col porre in rilievo come entrambi, per ragioni sovente diverse, abbiano avuto vita difficile e penetrazione scarsa nell'ambiente cittadino. Nei' repubblicani già, come si è detto, deboli e divisi avviene un passaggio graduale, dal 'o7 in poi, su posizioni filo-tnier nazionaliste e socialiste. Già in precedenza, molti sono passati dal mazzinianesimo al­l'anarchismo. Sino al '71 non si manifestano contrasti, ma piuttosto simpatie e si cercano motivi di convergenza nell'azione rivoluzionaria. L'Alleanza Repubblicana tra il '67 e il '69 svolge un'azione notevole e penetra largamente nell'esercito: democratici e socialisti, forse anche per una notevole confusione ideologica, sono collegati addirittura con elementi bor­bonici nell'imminenza di un moto generale provocato dal malcontento. Ma con gli arresti del maggio '69 l'organizzazione riceve un colpo durissimo, dal quale non si riprenderà:, i moti della primavera del '70 e gli avvenimenti della Comune avranno per questo scarsa risonanza.
Negli anni successivi sino al '78 verranno costituiti a più riprese circoli giova­nili e studenteschi, associazioni democratiche e radicali di relativa consistenza numerica e scarso peso politico. Si tratta comunque di un'azione di élite. Ha grande rilievo tra i demo­cratici napoletani la figura di Giovanni Bovio, docente illustre che ha un certo seguita tra gli allievi. Bovio cui Scirocco ha già dedicato precedenti penetranti studi è critico nei riguardi dell'ideologia mazziniana, di cui non accetta la religiosità, e cerca di trovare un concreto programma comune alle varie correnti del repubblicanesimo. Altri esponenti democratici napoletani sono Carlo Dotto, che su posizioni rivoluzionarie cerca un accordo con i socialisti, e Matteo Renato Imbriani, mazziniano puro, polemico nei riguardi di Bovio. Quest'ultimo è dapprima, nel *75. col suo giornale La Spira dettagliatamente studiato dallo Scirocco assai critico nei riguardi della sinistra parlamentare; poi, divenuto depu­tato, apre ai socialisti, auspica una conciliazione generale tra i democratici, e al tempo stesso abbandona l'opposizione sistematica al governo. Del Bovio l'Autore pone in rilievo i toni generici, astratti e contradditori: mentre proclama la necessità di riforme prevede la loro insufficienza e presagisce Una rivoluzione come fatto imprevedibile e spontaneo.
Il consuntivo dell'azione di democratici o repubblicani, che si chiude con il '78. pre­senta limiti e carenze e si chiude con un giudizio sostanzialmente negativo. Circoli studen­teschi e associazioni radicali, numericamente deboli, nascono e si sfasciano nel giro di pochi moti. Contraddizioni, contrasti, dottrinarismo, incomprensione della realtà sociale della città sono tra- le cause principali del fallimento.
In questi anni non e molto migliore la situazione di gruppi anarchici o socialisti. Si è molto parlato dell'importanza dei gruppi napoletani: in realtà t dati numerici controlla­bili sono tuttora assai scarni, anche perché il movimento nascente vivo una vita difficile e scmiclnndestina. Dopo over sottolineato gli ostacoli e l'esistenza a non florida a del nucleo di Libertà e Giustizia, Scirocco nota che per l'Internazionale di Napoli non tutto doveva ondare per il maglio n, dal momento ohe il numero dei soci, in base ad indicazioni già note e sovente discordanti, oscilla e diminuisce in periodi di tempo assai brevi: da 1200 a 600. con punte sino a 3000 e rapide depressioni sino a livelli assai esigui. Vi sono ragioni evi. denti: gli arresti del gennaio '70. nd esempio ;c Io scioglimento dell'agosto '71 renano colpi assai gravi alle strutture da poco nato e in fase di sviluppo. 'l'ucci si reca al Congresso Operaio di Roma allorquando la sezione è inesistente. Nel gennaio "72 Canoro costituisce