Rassegna storica del Risorgimento

REGNO DI SARDEGNA POLITICA COMMERCIALE 1814-1859
anno <1974>   pagina <21>
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MI* di Toscana o lo Simo Pontificio, della qui* orano tali firmati allora I preliminari, "
Lo vicende dello Lega doganale, elio nell'aprile del 'ìli ombro addirittura condurrò all'auspicata Ioga polìtica italica, ono ben noie. La condotta dol Pi*. monto, tempro più orientato verno nna politica egemonica, o iVaho 'fortunato dolla focrr*. leverò fallirò o l'una l'altra.')
1X1. tWinio dei Ubetalùmo a U decennio rorourwno: mpamlona nella crUL
11. La seconda mota dogli anni MO regi Miro un generalo risveglio delle attività economiche liguri-pici Olitevi.
La. riforma tariffaria del 1841 spinse decisamente l'induatrin tessile nel ano complesso verso lo produzione di fabbrica, ivi incluso U più tradizionale settore laniero, nel quale ai introducono, ad opera dei Sella e dei Borfmona Picco, le prime giannette filatrici, mentre Giovanni Piacenza inizia (1845) la produzione dì stoffe a disegni. }>
Ma è specialmente l'adozione di una decita politica ferroviaria abban­donato le ultime perplessità a causa del profilarsi della concorrenza austrìaca per i traffici col centro Europa e della stessa Lombardia che funge da stimolo innovatore. Si eseguono in questi anni parte dei lavori delle ferrovie Cenava-Torino (1544-1853), Alessandria-Novara (1844-1856) per Arona e il Lago Mag­giore, Torino-Moncalieri (1848). La domanda ferroviaria, come puro lo sviluppo a Genova della navigazione a vapore *> determinarono fl sorgere in questo centro ed a Torino dei primi nuclei della futura grande industria meccanica: le offi­cine Taylor Prandi a Sampierdarena 0834) e la XPesterman (18461 o Sottri, le officine ferroviarie di SavigHano (1850); oltre a sviluppare indirettamente un mercato notevole per la carrozzeria e la siderurgia.
L'abbondanza di capitali e la politica più liberale del Governo in materia finanziaria permettono la costituzione a Genova nel 1844 della Banca di Sconto, a cui seguì la creazione della Banca di Torino (1847) che nel novembre 1849 si fuse con quella di Genova per dar luogo alla Banca nazionale degli Stati Sardi. Dal 1830 al 1846 le spese per opere di pubblica utilità degli Stati Sardi erano state soltanto di 36 milioni, dei quali la parte principale riguardava la fer­rovia di Genova, iniziala negli ultimi anni di quel periodo, il che mostra lo spi­rito guardingo con il quale la finanza sabauda amministrava le sue risorse. Nel solo 1846 i fondi assegnati dalla Cassa di riserva dello Stato per le ferrovie fu­rono di 12 milioni. Nel 1847, ultimo anno del regime assolutistico, il bilancio chiudeva con una entrata complessiva di 123 milioni ed nna uscita di 147, per la copertura della quale ai dovette far ricorso all'intera Cassa di riserva. I bilanci
I) A. Lozto, Dalla ri/orme allo Statalo di Carlo Alberto, in Archivio xlorìco italiano.
1926, pp. 89 9gg.
2) VtHCSKBO GioncìtTi, Dal Rinnovamento civile d'Italia. Parigi o Torino. 1851.
tomo 1, p, 227.
3) La domanda di pannìlanl crebbe notevolmente a causa delle guerre del 184849 e l'industria piemontese poteva vanta, già nel 1850, una produzione valutata dal Cavour
in 20 milioni di Uro. * ,
4) ft 840 estese la sua attività ai pacchetti a vaporo Raffaele Kubatuno. Il numero dei vapori sardi tali da due nel 1840 a 8 per 940 tona, nel 184S ed a 9 per 1288 tonn. nel 1850 (U. M.uicmrsi:, industria armatoriale ligure eh.).