Rassegna storica del Risorgimento
FERDINANDO II RE DELLE DUE SICILIE; MILANO AGESILAO; REGNO DELL
anno
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1974
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40
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VA infuio accennalo par nera compiei**** - qualrbo altro studio rome quello di A. Tas*onl, di C Paya, o di L. CopoHaJHarl. Il primo, di perhl*wja pagine comprovo. In un opuscoletto dalla < Biblioteca patriottica popolare, non apporta alcun contributo chiarificatore* pur avendo la protei* dichiarata ài voler riempire le lacune dell'opera di Atto VannuecL'l Anche il lavoro del Paya, di dodici pagine, niente aggiunge a quanto gli noto ed è, peraltro, in chiave mar-tire-logica,4) Qualche parola in più merita il volumetto doITaw, Cipolla Mari. che reca un sottotitolo impegnativo e contiene note esplicative, con una certo prò Min/-io ne di crìtica storica. Il libro, dedicato a Garibaldi, è Invece un misto di realta e d'invenzione; il laacla andare ad eapreeeioni come le seguenti: < A . silao Milano è un profeta, un martire> egli ha agito contro L"Anti-Crito>, è un e pioniere di libertà... contro ì tiranni > ecc.; fantastica di un amore del predetto per una reità Fortunata, non meglio identificata, che morì prima dell'attentato e chiama e un certo Spergnicolia >*) il noto commissario di Polizìa De Spagnolia, delegato per le inchiesto in Calabria.
Converrà, dunque, fermarsi in questa rassegna introduttiva, per far cenno ad un altro problema di non lieve importanza ai fini della individuazione del* l'ambiente calabrese nel quale visse il Milano. Un recente studio di un autore immaturamente scomparso é* ha messo in luce come, nei moti calabri del 1844 e del 1848, abbiano parte determinante molti proprietari terrieri, i quali, dopo i decreti ferdinandei del 1838 e del 1843 per la reintegra al demanio dei territori sifoni usurpati, si schierarono sn posizioni antiborboniche, diventando liberali e repubblicani anche, probabilmente, per conservare le loro proprietà terriere, sfruttando altresì il desiderio dei contadini di essere riammessi al tradùrio-nali < usi civici >. Tale fondamento può aver alimentato sia il costituzionalismo liberale, sia il filomurattismo, sia, infine, la conversione all'unitarismo piemontese; cosi come può aver dato la spinta conscio o inconscia all'attentato del Milano. Ma questa è una conclusione che non vale anticipare.
Piuttosto, sul problema dei molti proprietari terrieri, divenuti liberali e antiborbonici < perché fi sovrano si era rilevato apertamente chiaro e irriduci* bile nemico dei loro bassi e individualistici interessi a,7) e stato osservato da
Congresso di storia del Rhor pi mento. 1957, Roma, I960, pp. 51-58; Agesilao Milano, in Almanacco calabrese, 1968.
) G. LAZZARO. Memori* della Rivoluzione neJVÌtalia meridionale nei 1860, in 11 Progresso. Rassegna politica scientifica letteraria, diretta da Luigi Aponte, Napoli, a. IT, voi. II, 1863 (in volume, Napoli, 1867).
*) G. Tocct, Ricordi di un ottuagenario compagno di collegio di Agesilao Milano, in Archivio storico per la Calabria a la Lucania, 1917.
*) A. TASSONI, / dimenticati, Roma, 1886; l'opera del Vatinucci ò / martiri della li berta italiana dal 1784 al 1848, Milano, 18867.
*) C. PAYA, 7/ martirio di Agesilao Milano, ci.n:i. (ma Palermo, 1860).
3) Agesilao Milano - Storia del secolo XIX, Catania, 1862 (dì complessive pp. 168).
*) R. RIASCIA, Ferdinando II e la crisi socio-economica della Calabria nel 1848, Napoli, 1973.
7) Ibidem, p. 19.