Rassegna storica del Risorgimento

FERDINANDO II RE DELLE DUE SICILIE; MILANO AGESILAO; REGNO DELL
anno <1974>   pagina <44>
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1856,1) Ivi il Milano violili dnscrllto di statura cinque piedi, HO polli''* u* lineo (corrispondente u un rimiro NMUUMI flomlnielrl), volto a regolare, occhi * ruttimi , naso < gronso , bocca giusta , 'apolli n ciglia a castagna , nonio rogoluro, rnntres*egnls < inoculala con può vaccinico*.
Dai documenti di archivio risulla cito la famiglia dal prodotto-, noi M4 -anno dell'attentato ora coli compoaUt madro Maddalena Rosso, di anni 55 possidente (mal interrogata no dal Commlaaario Do Spagnolfs, né dalla com. mlaaiono d'istruzione); fratello Camillo di SS unni, adibente e eia allievo del Collegio italo-greco, coniugalo con Monoico Dorea figlia di Clemente o di Anna Dragone, padre dei piccoli Benedetto Aristodemo, Amilcare, e Domenico Epa* minando, ancora poppante; fratello Ambrogio, o Ambrosio, di anni 23 (nato 11 1 settembre 1833) temi analfabeta, convolato a gittate nozze il 27 luglio 1856, contro lo volontà del fratello Agesilao, con una non meglio Identificata signorina Eufemici; sorella Letìzia, moglie di Francesco Tavolerò; e sorella Rosa, o Rosina, moglie di Bruno Massone, locandlera in Cosenza*
In un rapporto dell'Intendente di Cosenza, Salvatore Mandarini, al Direttore del Reati Ministero della Polizia generale,21 in data 11 maggio 1854, si fu il nome di un certo Achille Milano, fratello di Agesilao, arrestato per detenzione di arma vietata (uno e stile >). Ma di costui non vi è più alcuna traccia negli ulte­riori atti dell'istnittoria del tentato regicidio; ne altri autori per quel che i sa lo ricordano nei loro scritti riguardanti il famigerato fratello (né lo menziona il De Cesare). probabile che il suddetto Camillo Milano abbia avuto per secondo nome quello greco di Achille, e che. nella circostanza, come tale sia stato un po' frettolosamente identificato. Altre supposizioni non trovano ufficiente sostegno di verosimiglianza ; laddove, le aggiunte di Aristodemo a Benedetto, e di Epaminonda a Domenico inducono a ritenere probabile rag­giunta altresì di Achille a Camillo Milano, fratello maggiore del non meno greco Agesilao.
Nien t'olirò è possibile apprendere, purtroppo, dalle fonti archivìstiche e biografiche circa i primi anni di vita (e l'ambiento domestico) di quest'ultimo, il quale a parte il citalo episodio del ferimento del Rettore Marchiano si fa notare per la prima volta in occasione della fucilazione delle statue regie.
3. LA FUCILAZIONE DELLE STATUE RECIE E LA PARTECIPAZIONE AL "48. Le circostanze relative alla fucilazione in effige dei Sovrani delle Due Sicilie avve­nuta il 3 giugno 1848, risultano come appresso soprattutto dalla volontaria deposizione che il sessantenne Lazzaro Mane* di Basilio, nativo di S. Benedetto Ullano, rese in Napoli, il giorno 7 febbraio 1857, al consigliere commissario Giuseppe Maddaloni, alla presenza del cancelliere Pasquale Sotopona.lJ Oltre a tale deposizione, vanno citati : il rapporto dell'in tenderne di Cosenza, Giu­seppe Ci r carelli, del 10 oprile 18S7;4* l'estratto della sentenza che condannò
gli imputati il 27 marzo 1852, trasmesso dal procuratore generale del Re, Fran-

J> Io A.S.N., Arvh. Borbone, fase. 960/1, voi. 2*. fot. 28, e. 425. 3 In A.S.N.. Arch. di Polizia. Gabinetto, 1845-59, fuse. 1510, twp. 1487, voi. 1". In A.S.N., Arch. di Polizia, Gabinetto, 1854-59, fase. 1510. esp. 1487, voi 2*, par. 2, 2.
4> In A.S.N., Arch. di Potata, ibidem.