Rassegna storica del Risorgimento
FERDINANDO II RE DELLE DUE SICILIE; MILANO AGESILAO; REGNO DELL
anno
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1974
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pagina
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55
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-4*MI7OO Milano
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polla provvedimenti per aver seco UHM figliuola, dm U famiglia Confini vuol eknWi irritala dall'oltraggiato imorc ilei marito ili CJ, Olefem* GmfórTi ch'i al ferri In Proclda pai fatti dal 1848 .
Gatta è che 11 Milana non ubi alcuna peraoeosloiie, da parla dell'autorità giudiziaria, riguardo all'adulterio, evlden lem ente In quanto, esclusa la violenta (richiesta dagli arte 433 a 341 daila leggi panali par la procedibilità di vflìrlo dal suddetto fatto criminoso), mancò, nel eaao In esame, la denuncia da parte del contuse (detonata a Precida), preacritta dal 1 comma dall'alt. 326 delle addetto leggi quale condizione di punibilità noi caso di fallo adulterino non violento. Nati risultu, infatti, alcuna annotazione, circa un procedimento penale per aJnllecio, dal certificato di pcrquixixiom* > (o penale) di Agesilao Milano.'1
Varo è che nel verbale dalla deposizione ruta da Francoaco Mi tasi, 1*
sergente della Gendarmeria reale e alo del pubblicista e scrittore Nicola Minasi alla commissione d'istruzione, il giorno 20 dicembre 1856. al leggo che e dopo rorrendo attentato di cui ai reso colpevole l'infamo Milano inteae il] Mitosi dalla voce pubblica che, quando fu giudicato per adulterio, lo fu ben anche per l'altra imputazione di avere, colle proprie parole, accennato all'esecrando misfatto, di cui poi si è macchiato >. Ma, in effetti, 11 bravo sergente, come ammise egli stesso, parlava soltanto per sentito dire, confondendo l'ordine delle cose; poiché, in realtà, il Milano fu giudicato solo per le imputazioni di natura polìtica, delle quali ai tratterà in seguito. Che, ansi, il motivo dell'adulterio fu, M, introdotto nella causo, ma (alquanto speciosamente) quale circo* Manza secondaria, per giustificare l'impetuosità; e l'irriflessione del Milano, clnaJ maio a rispondere dei suddetti reati politici.
Vanno, a questo punto, esaminati i fatti che portarono al primo vero e proprio processo a carico di Agesilao Milano, davanti olla Gran Corte crimi* naie di Calabria Citre,
S. GUAI CON LA GIUSTIZIA. Temistocle Conforti, il giovane fratello del marito oltraggiato, non potendo perseguire il Milano con i normali mezzi legali, pensò di danneggiarlo indirettamente per altre vie, e ni servì, a tale scopo, di due suoi dipendenti: Michele Dorea e Orazio Follone, un falegname già conosciuto dalla giustizia, per la sua partecipazione al tumulto di Cosenza del 15 mano 1844, in seguito al quale era alato condannalo a 25 anni di e ferri >, poi condonati. TJ Dorea fu fi primo ad avvicinare Giuseppe Trotta, sindaco quasi ottuagenario di S. Benedetto L'Unno, e < zappatore > come ufficialmente si prò. feeeava. Si unì al Trotta, in uno degli ultimi giorni del mese di marzo 1854. ' mentre il vecchio faceva ritorno a casa < dalla fatica di campagna nella contrada detta Tavolerò >i e, lungo la via, gli confido che Agesilao Milano lo aveva invitato a tenersi pronto e ad armarsi per una proashna rivoluzione, secondo in. formazioni pervenutegli dal latitante Aleasandro Mauro. Non contento di quo-sto primo approccio, dopo pochi giorni. Michele Dorea al presento u rasa dello stesso sindaco Trotta, gli confermò quanto precedentemente rivelatogli, e ag.
ASIE..
La deposizione del sagrai del Regno, fase. 960/1, voi. 1*. udì. 67-67, ce. 75-76.