Rassegna storica del Risorgimento

FERDINANDO II RE DELLE DUE SICILIE; MILANO AGESILAO; REGNO DELL
anno <1974>   pagina <56>
immagine non disponibile

So MMi*'fantilo Mutatila
linose altrui che II Milano aveva manifestato II propalo ili ibridare Il Re: rifarli cioè, quanto aveva aacollejaj 11 giorno rial banch*tio la rasa Conforti, che, lo sostanza, conrisnondeva alla variti. Infioa. qualrhe giorno più lardi, aorta Oraalo Fullone pai ai Trotta dalla rivelazioni falla dal Milano, senza. cMrr accennare, nell'occasione, alla parola die riguardavano SI gn/ogattate regiridu, U vecchio aindaro non giudicò opportuno, per 11 momento, denunziare la rlca-vnie informazioni allo autorità lupariorJt fona In buona fede, fané perché gli rincresceva ragion uro del mule ad ima famiglia abbastanza ragguardevole del paese da lui amministrato. Disse al commissario Luigi Scorza nelle deposizione dal S4 maggio 1854 in Cosenza (dalla quale al è desunto quanto aoprai descritto); e Io, pero, non prestai fede a (ni detti, dappoiché ritengo SI Milano come un uomo bisbetico, come tutta la famiglia cui appartiene, e che perciò e aveste dette quelle esecrande parole suppongo averle dette per millanterìa e per effetto del suo poco cervello . *)
Il sindaco, dunque, temporeggio nel mandare evanti la grave accusa contro Il Milano, ed allora Temistocle Conforti passò ad un'altra, più diretta, azione offensiva. Nei primi giorni del seguente mese di maggio Temistocle invio all'Intendente della Calabria Cìira una prima denunzia anonima, aerina presu­mibilmente previo concerto col cugino Gaspare Conforti, alla quale allegò due lettere, anch'esse non sottoscritte, l'ima del 1851, l'altra del 1852. indirizzale ad Agesilao Milano, e -da Ini indicate come provenienti dal latitante Alessandro Mauro.3) Nella denunzia anonima, si informava Intendente della provincia che l'attendibile D. Agesilao Milano di S. Benedetto Ullano era uno degli intimi della famiglia del noto Giovanni Mosciaro , < avea corrispondenza con altri attendibili, e con latitanti politici, per pervertire l'ordine pubblico, e non mancava di spargere voci allarmanti .3)
Immediatamente, l'Intendente inviò a S. Benedetto Ullano nn distacca­mento di gendarmi agli ordini del 2 sergente Carrier i, con il compito di ese­guire visite domiciliari nelle abitazioni di Agesilao Milano, della famiglia Con­forti, di Francesco Tavolaro, di Federico Migliano, di Cesare Migliano e di Giovanni Manes. Il risultato delle perquisizioni fu quasi totalmente negativo: fn trovato soltanto un pugnale nella casa di Agesilao, appartenente al fratello di cosmi. Achille. H quale venne, per tal motivo* arrestato e messe a disposi­zione dell'autorità giudiziaria.41 Della questione, riguardante tale non più rin­tracciato Achille, fratello di Agesilao (il cui nome ricorre nel rapporto dell'In­tendente Salvatore Mandarini, hi data 11 maggio 1854, e in nessuno altro origi-
*) II verbale della deposizione del sindaco Trotta è in: A.S.N., Areh. di Polizia. Gabi­netto anni 1854-59, fase, 1511, esp. 1487, voi. 4*.
3) Domenico Antonio Marchese, in un'altra lettera al Prefetto di polizia e ai Giudici della commìanone distruzione, in data 3 febbraio 1857, scrisse a tal proposito: * ... aggiungo ohe Milano mi disse che la denunzia in parola era stata concertata non solo da Temistocle Conforti ma ancora dal suo cugino Gaspare Conforti, e mi disse ancora che la denunzia in esame (no) vi erano state complicate due lettere anonime, le quali erano pervenute dal laitiianto (ne) Alessandro Mauro, e che per azzardo le detto due lettere si trovarono nelle mani di Temistocle Conforti. In: A.S.N., Areh. Borbone, Affari del Beano, fase. 960/1, voi. 1 fol. 161, e. 170.
*> In rnaneanza del documento originale non rinvenuto ci si attimo al rapporto del-llnteadeute m data 11 maggio 1854, in: A5.N., Arch. di Polizia, Gabinetto, anni 1854-59, fase., 1510, esp. 1487, voi. 1
V Vedi il rapporto dell'intendente Salvatore Mandarini, citato nella precedente nota 3.