Rassegna storica del Risorgimento

FERDINANDO II RE DELLE DUE SICILIE; MILANO AGESILAO; REGNO DELL
anno <1974>   pagina <59>
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investigazioni ! Millo M addebitale ri Milano ,1,, .,,(1,- ,(iwu dfti iU.. , ainoai, tulle loro reiezioni con In famigli* Conforti, tulio ragioni di odio e dotta ira la modo-imo e Milano; nonché, tull'auiore dell'anonimo rie or*
Dieci fiorai dopo, U M giugno 1854. ad indagini ultimale, rendente rompilo U secondo rapporto Milla delicate vcrtonoa.) Evldentommlo il rem-nudarlo Luigi Scorza, fattori docilmente. addonieoUcaro, aveva Mondalo II Mandarini Affla sua deliberata linea di aaìene, volta ad mi ridiiiicmionornenio di tutto l'anare. Pubblicamente non ai dava credito riferiva l'Intendente allo imputazioni contro Agesilao Milano. perche l'Impalato Milano non vico ritenuto capace di tanta scelleratezza, e porcile vuoisi che aia alato effetto di un intrigo concertato da eerto Temistocle Conforti collo intelligenza del addetto Michele Dorè e di Orazio Follone. Considerato, poi, che il Conforti aveva orpreeo Q Milano in amoroso colloquio colla propria cognata D.a Penelope Pellegrini di S. Fili moglie del condannato politico D. Oloferne Conforti, di maniera che il D- Temistocle feriva con coltello la donna, e inseguiva 1 Mi­lano, che non poteva raggiungere; considerato, inoltre, che i dne testimoni a carina erano dipendenti intimi della famiglia Conforti, di tal che ne sorge che il TX Temistocle abbia potato costringerli a dire quel che gli fotte piaciuto; e che gli stessi erano ex pessime qualità ti politiche che morali; considerato. infine, circa la corrispondenza con fl Mauro, che nessun elemento era emerso dalle indagini; sembrava, dunque, essere fondato U sospetto che le gravi impu­tazioni attribuite al Milano non fossero se non l'opera della calunnia e della privala odiosità . Ad ogni modo, il commissario di polizia aveva fatto pressioni olla famiglia di Agesilao Milano, per indurre costui a presentami, e l'Inten­dente attendeva tale spontanea presentazione per interrogare l'imputato e trat­tenerlo nel carcere, a disposizione della autorità, giudiziaria.
Ma l'imputato, intanto, continuava ad essere latitante. 11 suo amico Atta­nasio Dramis si era interessalo, a suo dire, di trasferirlo da San Giorgio Alba­nese a Vaetarizzo,*) dove il Milano trovò dapprima ricetto presso il sacerdote di rito greco Don Domenico Tocct Bannera ed il di lui fratello Don Pasquale, e poi. su istanza di Angelo e Andrea Dramis, in casa di una certa Domenica Minisi. 5> Ormai, pero, la vicenda volgeva rapidamente tutta a suo favore.
t) Con oggetto: Risultato delle altre indagini preso dal Conuninario di polizìa in S. Benedetto Ullano ralle imputazioni a carico di Agesilao Milano B. Per la collocazione del secando rapporto, ved. la precedente nota n. 4 a p. 52. a4
*> Attanasio Dramis se ne farà vanto, poi, nella lettera aperta Al mio vecchio amico Eugenio Conforti. S. Benedetto Ullano (S. Giovanni a Tcduccio, 16 dicembre 1897). Se ne legga il seguente paaao: Povera storia in mano al Commendatore D. Guglielmo, che fra fritte s'attribuisce egli solo il vanto di sapere ciò che la storia non sa! I suoi conterranea di Vaccarizzo Albanese, che sanno a fondo vita e miracoli di questo gran sapientone, non man-eberanno di ridere a crepapelle delle suo stupide vanterie, anche perché pretto costoro, nello MM filatasene pereepinaaioni, trovò curo rifugio Agesilao afilano, iridarne personalmente afidaio m quel patriottico cantone albanese nei tristi giorni in cui pericolava 1 ospitalo suo rifugio prano l'altro contermine patriottico cantone di S. Giorgio Albanese in tempi in cui la tremarella avrebbe sporcato i calzoni al gwwantfs oleico Coram. D. Guglielmo .
*> La notizia i desunta dalla narrativa della sentenza emessa dalla Ormi Unte cri­minale dt Calabria Gira il 14 maggio 1859, ari conto di Gregorio Rossi e di altri 25 impu-tati. In ASM-, Mwtecro di CrosXa e Ciusriàt, Affari penali, fase. 5419.