Rassegna storica del Risorgimento
FERDINANDO II RE DELLE DUE SICILIE; MILANO AGESILAO; REGNO DELL
anno
<
1974
>
pagina
<
63
>
Afftùloo Milano
68
tawtoM non sfuggirono al giovar** oibanaso. Il MU mimo, tiiu.vU, vi rivela cftUno * dip*raione Mlk lattar* che gli se risa a Drenila il 22 novembro I85ft;
Mìo diletto AtWnaMo hoalMNito óopo cinque mal riveggo I vostri caratteri, con qual untiti fun.no da mr .lli. e oso qual piacere ricevuti, risponda par BM U cuora di colui ulta va rione di nobili a rosi lenliuicnU.
La lettura di vostra Iattura poi mi a addolorato non poco: lo cn minino BuU'lie*i M Uvea vostro iutiero. Mia famiglia por* dopo la mia pensosa ebbe a soffrirò dirai molle dì-ÌapluH mrtnmurfttà, MOCIIC anch'Io cu tento hi fondo allo più agitala aitarle c dolorwc aarrsese. Una spcrenan mi astiene, o pure, a con questa e esosa, al par di voi è In ebbo-nùnjo U dolo e gli uomini d Invoco più volto al giorno la dUuinaone dal arcato. La mi-Ibn* [u per me una eattivissima scelta, mi auguro poro non cascre tata l'In naia per voi. Oh almeno foaómo Uniti, affinché In qualche modo polosùmo aUeggerire il paro della co-
matura U cielo anche in questo ci fa avverso, paxicoxa alla tante fatali oumpina-
Guglielmo abita a] Vico Teatro Nuovo Strada Lunga N. 7, io pero non Io potuto trovare ed è più mesi che non lo riveggo. Il Slg. D. Ciccio fu a Portici ma l'amico Tonno mi duna che prima di ma vi terrebbe avvisato del luogo di nua dimora.
Non altro porcile diverse militari faccende mi *-h'""imr al loro assoluto disbrigo, sicché dopo avervi esternato che desidererei per pochi momenti almeno godervi di persona, e dopo datovi il solita amplesso dalla più fervida amìcirìa mi dico addìo ed amatemi qual 'apre vi ama
Il Vostro sempre amico Agesilao >)
Trovandosi il Milano in tale stato d'animo, non è difficile comprendere 11 suo comportamento quindici giorni dopo.
L'otto dicembre 1856, durante la rivista militare in onore dell'Immacolata Concezione, cui il Re era. solito partecipare, il predetto noci dai ranghi e vibro un colpo di baionetta a Ferdinando II, tentando, subito dopo, di ripetere il gesto. Il colpo sarebbe stato mortale se la fondina della pistola, pendente dalla sella del cavallo montato dal Re, non avesse fatto deviare la lama, che pur gii procurò una leggera ferita al petto. Subito dopo, il maggiore Latoor balzò ad-dosso al feritore e lo gettò a terra; alenai del seguito. Infine, lo trascinarono via. Solo pochi, tra i presenti, si accorsero di quanto era rapidamente accodato. il contegno del Re indosso a minimizzare la cosa, evitando uno spargimento di sangue fra le truppe svizzere e quelle napoletane comò concordemente al* fermano i cronisti e gli storici dato che particolarmente le prime, fedelis* sane al Re, se avessero supposto resistenza di un complotto avrebbero sotto fuoco sulTeéercfto napoletano, donde era uscito l'attentatore. J> La continuazione della sfilala, la superficialità della ferita, che permise al Re di uscirà anche nel pomeriggio per le vie della città, il pronto arresto del Milano, impedirono che l'attentato degenerasse in un grave latto di sangue.
Cinque giorni dopo, il 13 dicembre, il Giornale dai Regno dell* Duo Su ciUo scrisse: <H Consiglio di guerra di corpo del 3 battaglione del Cacciatori,
0 Lettera di Agesilao Milano ad Attanasio Dramis, in A51t, Arth, Borbone faae
60/l, fol. 8344, voi. I, ce. 91-92. ,, . . mililan
2) Sullo spirilo che animava restretta, vedi T. BATTACLINC LVgom=*nioii* m*t*r.
de< Aegno dette due Siali*, Modena, 1940, pp. 129-135.