Rassegna storica del Risorgimento

FERDINANDO II RE DELLE DUE SICILIE; MILANO AGESILAO; REGNO DELL
anno <1974>   pagina <70>
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70 Michelangelo Mtndvlla
189?) da Nicola Romano, mnrilorebbo un'ampia uditi, fondura tomo *u ima documentazione abbastanza proci, e non. Invece, lo sbrigativo e negativo ufo.
disfo datone dal Do Cesare.1*
Interessa, comunque, lo storie maggiormente lo studio delle reazioni pò* litiche che l'attentato suscitò negli emigrati napoletani, e Torino e Genova, e l'approfondimento dello discussioni che ebbero IUORO nel Parlamento in-hai pino. Mariano D'Ayala SCI-IMO: Immensa commozione provarono gli eeoll all'annunzio inaspettato del sacrificio eroico di Agesilao Milano per vendicare la Patria oppressa. Oggi, nella sereniti del vivere libero e sicuro, si esce fuori in diasertaaioni morali o filosofiche intorno all'assassinio politico e qualche fibra morale gentile ne sente ribresso: ma allora* fra i dolori e S pericoli di una tirannide sanguinaria, in ogni cuore Italiano prevalse un sentimento di arami* razione per quell'uomo il quale, obbedendo ad una voce forse ingannatrice della propria coscienza, offriva in olocausto la sua vita per liberare i fratelli. Parve una figura maestosa dell'antichità2* che doveva entusiasmare di certo ogni animo ribelle al servaggio >. 3>
Parecchi emigrali politici napoletani promossero la coniazione di una me­daglia, su coi venne inciso, da un lato, la testa del Milano con il laccio al collo e dall'altro, l'immagine del barone Bentivegna nell'atto di scoprire arditamente il petto al fucile. Il giornale Italia e Popolo* ispirato dal Mazzini, proclamò il Milano, in data 15 gennaio 1857, <il miglior figlio d'Italia >; il Diritto del 29 marzo dello stesso anno, accennando alla medaglia, scrisse che la medesima, fu fatta con nobile pensiero per raccomandare quel valoroso alla memoria dei po­steri >; la Gazzetta del Popolo, il giorno successivo stampò che il fiero soldato ca­labrese aveva ricevuto la palma del martirio >.4'
Non mancarono, naturalmente, a Torino come altrove voci contrarie a questa esaltazione del regicida, soprattutto nell'ambiente più legato alla tradi­zione monarchica; tanto che come si e visto si giunse nel 1861 ad abro­gare il decreto dittatoriale di Garibaldi per la concessione della pensione alla madre e delle doti alle duo sorelle del Milano.
Può essere significativo riportare la discussione, avvenuta nel Parlamento su­balpino fra il BroIterio ed il Cavour, dei quali il primo avrebbe voluto trarre spunto dai fatti del Mezzogiorno d'Italia per incoraggiare un intervento del Pie­monte, in ciò avversato dall'abile presidente del consiglio.
Nella tornata del 15 gennaio 1857 il Brofferio rimproverò acerbamente il Cavour per essere rimasto assente dai fatti di Sicilia e di Napoli, riferendosi al­l'uccisione del Milano ed a quella del Bentivegna. nonché all'esplosione di una polveriera e dello fregata Carlo HI a Napoli. E Cavour cosi rispose: ...Le no­stre parole e la nostra politica non tendono a eccitare o appoggiare in Italia scomposti, o vani e insensati tentativi rivoluzionari... Noi seguiamo sempre una politica franca e leale senza linguaggio doppio, e finché saremo in pace con gli
-) N. ROMANO. Agonlao Milano - Tragedia* Nola, 1897, di pp. 123. Il giudizio di D* CssASS (< bizzarra, Stravagante, notìzie fantastiche ) e in op. cff voi. Ili, p. SO.
*) Non devo far meraviglia che Agesilao venisse paragonato a Bruto, Aristogitonc. Maio Sccvola, Pietro Micco, Oberdan ecc.... anche da scrittori seri come, ad es.. da M. R. IMBRUNI (op. .)- da G. LAZZARO (Montone cit.), da M. D'AYALA eoe,
*) Cfr. M. D'ATALA, Memori* di Mariano D'Ayala e del suo tempo, Napoli, 1886, p. 232.
4J Cfr. M. MAZZIOTTI, op. cit,. pp. 352-53.