Rassegna storica del Risorgimento
FERDINANDO II RE DELLE DUE SICILIE; MILANO AGESILAO; REGNO DELL
anno
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1974
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71
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Afietilaa Milano
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oliti paternali dilata non implognoroma metxt rlvoluelonerl, al nerriieriinio ( eccitar WBM O ribellioni... RLpcitn Napoli, rispondo eoa doloro al dm.uuu Broffcrio. Bill o ricordato tatti dolorealaabaii scoppia di polveriera o navi eoa perdi d* molto vìttì o un attentato orrendo, Kglt Ho portolo la modo do la. attor odoro eh* qua* lotti *lan poro dol partilo italiano. Io II ripudio altamente, o io neU*intre*o stesso d'Italia. No! Qnoall non aon funi cho poaaooo appo*! al portilo aaaiooolo Italiano: eoo fotti isolasi, di qualche illuo augnatalo, eh* Ipuò meritar pietà o compaiono roo cho dovon ossero stigmatizzati fra tatti gli uomini Si, principalmente da quelli ho hanno o cuore l'onore o Pintóre** d'Hai
Toli reazioni piemontesi all'episodio dol regicidio non sembrano, tuliavliij utili al fino dèlia ricostruzione dol medeaìmo. Interessante può more piutto*to esminare quel che accadde a Napoli.
< Non naai nella otaria era avvenuto un fatto abnllo > eoclama Giuseppe Lez-zaro nelle sue Memoria arila Rivoluzione. La città no riunì-.! colpito corno di un avvenimento immenso. In quel tempo Ól terrore, in cui neuuno avrebbe osato guardare in viso neanche l'ultimo agente di polizia, fa veramente eccezionale travare un nomo, uà soldato eoo superando tatto le gravissime incognite lutto quanto ti poteva sognare di osare* alzava l'arma bianca per colpire un Rei E ciò quando? Alla loco dal pomo, avanti ad un esercito, quando il tiranno era circondato da tatti ì suoi satelliti, quando perciò il sacrificio era certo, la morte co* suoi maggiori strazi inevitabile e certissima, quindi senza sperania di impunità, imperciocché allora per un semplice pensiero di liberalismo ai era get- tati in carceri duri svimi. Tatto ciò foce elevare in un momento la persona di Agesilao al pia allo posto dell'eroismo umano >.J) H
Le prime notizie punte in città furono, come spesso accade* incanite. Si dii*c che un soldato svizzero o forse un Bavarese, comunque uno straniero, avesse colpito il Re. La mente dei Napoletani non poteva ritenere possibile che e tra uomini del paese, tra sudditi di Re Ferdinando, si potesse trovar uno che pensasse a tanta cosa >. Ciò dimostra lo stato degli animi in quell'epoca di agitazioni. Più tordi, eia cosa si seppe nel vero; quindi lo stupore, la meraviglia furono grandissimi: ai quali, peraltro, successe un sentimento di compiacenza, poiché ai veniva dimostrando non essere spento interamente l'orgoglio cittadino, che si ridestava al vedere che non straniero, ma paesano fotte stato quel soldato gene- roso . e Gli uomini pensanti commenta ancora il Lazzaro videro nell eroi-omo del Milano una riproduzione di quel fenomeno abituale che mostra la noria di Napoli, cioè la prevalenza dell'individualismo, e la forza gigantesca dello individualità di Ironie allo ignavia generale dolio moltitudini. Porca che ciò che mancava nella generalità del paese foose compendiato nel Milano che appariva, cosi. la personificazione, la sintesi, la illustre rappresentazione di quelle virtù che parca o forte era assente nella maggiorità del paese. Moltitudini o ignave, o tu-
*> Si accenna a-U episodi del 17 dicembre *S6 (scoppio della polveriera) e dal 5 geo-saio *57 quando la nave Carle /// asitò in aria- ~
*> Jhseerai parlamentari del Conte Camillo di Cavour, Firenze, 1871, voi. X. pp. **.
*> C. UZZATO. Memorie cit., lì Progresso, 1863. p. 472. Su di lui, ""T dcmocfaiieo deputato al Parlamento nazionale, vcd. C. Bran. op. eU pp. '6**' ' e A' Screocco. Aatoeiazumi democratiche e MCÌetà operai* nel Ueaopornodal 1800 ad Aspromonte in Archivio storico per Ut province napoletane. 1968, pp. 419, 438, -.63-, nona dello ueuo. / rfemotroric. itehani da Sapri a Porta Pia. Napoli, 1969, pp. 133-135 e pamm.