Rassegna storica del Risorgimento
FERRARI GIUSEPPE; QUESTIONE MERIDIONALE
anno
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1974
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pagina
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79
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Con neall intesemi del 1860-1861 il Ferrari aasunsc, Ma puro per brava tempo* U ruolo (un po' incomurto par uà deputalo lombardo) di paladino dalle {KipoUxioni meridionali, ruolo clic negli anni succedivi gli arrecò qualche sod* dicanone e altrettanti grattacapi. Goal, vano la fine del 1861. quando IWeaiblce Ideila Sodata generale operala di Napoli decideva di Inviare ai capi della Statiti* parlamentare tana petizione per sollecitare il loro appoggio alle forze democratiche nel Mezzogiorno. Cu proprio Cinteppc Ferrari ad Mero incaricato di presentare la pelixione ai suoi colleglli. Nell'atleta di una risposta (riipotu he non venne), il Ferrari indirizzava alla Società una lettera aperta, esortando gli operai napoletani e combatterò l*acceniramento governativo e l'ingiustizia odale. Pubblicata il 10 gennaio 1862 a Napoli da La Democrazia, la lettera del Ferrari induce il procuratore generale Trombetta a sequestrare quel numero del gior> naie. Nei giorni seguenti il Ferrari oscillò ira la paura di un processo (per reato contro l'art. 21 della legge sulla stampa) ed il desiderio che il governo iniziasse tale processo, offrendogli così un'altra tribuna da cui parlare della questione meridionale. Ma il processo come aveva previsto GSusseppc Dasei non ai lece.*) Si costituì, invece, a Napoli un gruppo (non si può chiamarlo un partito) di avversari del governo i quali intendevano promuovere una futura candidatura Ferrari. Respinto pio. volte dagli elettori della atta città natalo e costretto a rappresentare un collegio relativamente sicuro, ma di scarso prestigio, il Ferrari fu certamente lusingato da questo progetto, ma, grazie anche alle esortazioni degli amici milanesi Michele Cavatori e Francesco Cardani, procedette con cautela ndTincoraggiare i suoi sostenitori napoletani. Egli comprese, in pruno luogo, che una san candidatura a Napoli avrebbe aggravalo i suoi rapporti già tesi e difficili con i deputati della Sinistra meridionale; si avvide, inoltre, nei primi mesi del 1862, del carattere piuttosto equivoco del movimento napoletano a suo favore. Vi erano infatti fra i suoi sostenitori i capi della Società generale operaia e quelli della federazione studentesca dell'Università, nomini di orientamento democratico e, in alcuni casi, repubblicano, che ammiravano ninceramente la sua erudizione e la sua indipendenza intellettuale e politica. Ma TÌ erano altri che ti proponevano di sfruttare ai propri fini l'ambizione peli-tìca del Ferrari ed il ano desiderio di assicurarsi una base politica di maggior preMigio. m
Fra i sostenitori spiccava per entusiasmo Giuseppe Dessi, che non solo si adoperava per promuovere una candidatura napoletana dell'amico lombardo, ma
>) Femri a Cavakrì, a bordo del *W. 6 novemtte 1861. /6wV, pp. MM62 (la versione del Monti contiene, pero, numerosi errori). * ,,,.
n Atti dal Parlamento. Camera dal Deputati, Discussioni, tornata del 2 settembre IBOI.
n Gnacppo D-i a Ferrarli Napoli. 23 gennaio 1862 (MRM, Archivio Fanali, cor-(Uà XIX, Plico 31).