Rassegna storica del Risorgimento
anno
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1974
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pagina
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531
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Il pensiero politico di Scipio Sigitele 531
parvi questa componente della cultura italiana, così come seguiva tutti gli aspetti, italiani e stranieri, del variegato mondo intellettuale e politico all'inizio del secolo. A Giuseppe Prezzolali dedicherà anzi, nel 1913, alcune pagine pungenti definendolo iconoclasta , ma di ingegno innegabilmente forte, votato ad una critica demolitrice, ma socialmente utile e, riconoscendo la distanza che separa il nostro temperamento dal loro , si sentiva costretto ad ammettere la necessità di questa gente spregiudicata la quale dice ciò che la maggioranza degli intellettuali, borghesemente chiusa entro lo steccato dell'educazione e dell'ipocrisia, non ha il coraggio di dire.1)
Se il Sighele non aveva aderito alle istanze di rinnovamento nazionale de La Voce, non per questo aveva partecipato ad altre esperienze politico-letterarie della fase d'incubazione del nazionalismo, fatta eccezione per la rivista L'Italia all'Estero, i cui principali collaboratori2) non figurano però fra i padri del nazionalismo come associazione politica. La sua attività giornalistica si legava soprattutto al Giornale d'Italia il cui liberalismo conservatore dava spazio ad un tono di patriottismo a volte acceso, ma non provocatorio, ed anche alla inala-godiana Tribuna, nonostante la polemica del 1902.3)
tere Triestine pubblicate nel 1909 da Slataper su La Voce), il giornale trentino volle assumere ideologicamente un tono vagamente spiritualistico ed attivistico, per avvicinarsi alla rivista fiorentina: in questo senso Degasperi progettava di operare una demolizione delle dottrine di Sighele servendosi della collaborazione di padre Emilio Chiocchetti (cultore di studi filosofici di una certa notorietà anche sul piano nazionale tanto da essere stimato dallo stesso Croce). Del progetto egli dava notizia a Prezzolimi che rispondeva, nell'agosto del 1911, dichiarandosi soddisfatto della Voce Trentina, e approvando i progettati, tre articoli su Sighele. Lo lasciava perplesso solo l'articolo sul nazionalismo di Sighele perché scriveva Prezzolini per motivi politici era difficile parlarne nel Trentino: comunque, tempo e circostanze permettendo, lo avrebbe forse steso egli stesso. La ce battaglia antisigheliana avrebbe dovuto iniziare col terzo numero della rivista trentina dopo che Prezzolini, in una lettera successiva, aveva indicato per i tre articoli il prof. Graziussi e Spaini oltre il padre Chiocchetti. (Le notizie concernenti la battaglia antisigheliana in Trentino ed i contatti, in questo senso, con Prezzolini sono contenute nelle lettere di Alfredo Degasperi a Tullio Garbari e precisamente: lettera da Ernsbach in data 9 agosto 1911; lettera da Ernsbach in data 28 agosto 1911; lettera da Vienna in data 25 ottobre 1911; lettera da Rovereto in data 6 gennaio 1912; in Carte Garbari, Pergine Valsugana). Questi articoli non vennero mai pubblicati e la polemica rimandata ai Quaderni della Voce Trentina preannunciati sul n. 12 del 13 settembre 1912: ma anche i Quaderni non. videro la luce. Un violento attacco a Sighele si trova invece su La Foce Trentina del 5 luglio 1912. Anche questo giornale volle prendere posizione di fronte allo sfratto con un articolo di Degasperi Scipio Sighele, VilaUanità e la scienza, nel quale, mentre si associava alla deplorazione per l'iniziativa del Governo di Vienna, compiva una pesante aggressione nei confronti del filosofo, sociologo, politico, irredentista, oc feticcio creato con tatti gli attributi di una diffusa coscienza trentina contemporanea , con l'acre livore tipico della peggiore critica di stampo provincialistico. Ovviamente questa aggressione cadde nella riprovazione o nel silenzio generale,
i) Vedi in Letteratura e Sociologia cit., il cap. VI, La crisi della Francia e in particolare le pp. 159-163. Il Sighele traccia il profilo del Prezzolini commentando una sua opera, La Francia e i Francesi nel secolo XX osservati da un italiano, Milano, Treves, 1913.
2) principali collaboratori de L'Italia all'Estero furono, con il Sighele, Ricciotti Garibaldi, Arturo Colautti, Vincenzo Morello, Enrico Castellani, Giacomo Novicow, Jack la Bolina R. P. Cara fa d'Andria, Francesco Ciccotti, Alessandro Dudan, Cesare Sobrero, Edoardo Boutet, Jean Carrère.
3) fol 1902, come ricordato, il Sighele invitava i trentini a boicottare La Tribuna ma già nel 1903 progettava un calendario, con immagini del Trentino, da dare in regalo