Rassegna storica del Risorgimento
anno
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1974
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pagina
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533
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// pensiero politico di Scipio Sighele 533
simo secolo (novità sulla quale concordava anche il Sighele, anche se con sfumature diverse), operava perché tale corrente entrasse di diritto nel nazionalismo. Ma, nonostante questa confluenza, preferiva indicare sempre nello zio il rappresentante del nuovo irredentismo >*) più che il nazionalista convinto. Eppure, malgrado la distanza di posizioni, che il Castellini non dissimulò all'epoca del distacco del Sighele dell'* Associazione nazionalista, la collaborazione su taluni temi e, soprattutto, la sincera vicinanza affettiva rimase ininterrotta: ne è testimonianza Fattività fra l'impegnato e lo scherzoso data al Corriere di Nago 2) ed il viaggio fatto in comune in Tripolitania nel 1911.
Scipio Sighele approdò al nazionalismo dunque non per pressioni esterne ne per un travaglio ideologico: il cammino che lo aveva condotto era esclusivamente quello dell'irredentismo, scandito dalle tappe di avvenimenti trentini, italiani o internazionali che ad altri ideologicamente impostati in modo diverso avevano suggerito spinte verso la contestazione del sistema democratico rappresentativo, ma che egli interpretava come disimpegno da parte del paese nei confronti degli italiani d'Austria. H Governo, il Parlamento, i cittadini gli parevano sordi al suo entusiasmo patriottico che ritrovava, invece, intatto nel Trentino. 3> In territorio asburgico gli sembrava che vivesse ancora l'esigenza risorgimentale di difesa dei valori nazionali che l'Italia pareva avere dimenticato: ora, il nazionalismo poteva rappresentare quell'affermazione entusiastica dei diritti della patria che egli aveva ritenuta morta e perciò, in uno slancio sentimentale, si sentì solidale con l'iniziativa del Congresso di Firenze dove esplose soltanto il nucleo -dei sentimenti .4)
La sua adesione al nazionalismo non può avere, infatti, origini diverse; troppo grande era la distanza che lo separava da gran parte degli uomini convogliono rivendicare anche questa regione, imbastardita in anni recenti (p. 38), ed indica il modo di riassorbire l'Alto Adige con la facoltà etnica di espandersi della razza italiana (p. 40). Ricorderemo anche come curiosità che il Castellini (che scrive nel 1914) è uno dei rari scrittori nei quali si trova citato Mussolini per il panorama del Trentino, fatto in II Trentino veduto da un socialista, Firenze, La Voce, 1911.
Per quanto riguarda la questione dell'Alto Adige, dobbiamo precisare che in nessun scritto di Scipio Sighele affiorano rivendicazioni nazionali che vadano al di là dei territori etnicamente italiani. La sua lotta per Italianità è comunque incentrata sull'esigenza dell'autonomia, sulla difesa dei valori culturali, sullo sviluppo economico e a parte il rigetto d'una guerra con l'Austria non prospetta, se non come programma ideale, l'eventualità di una cessione per via diplomatica del Trentino all'Italia.
J) Io., Trento e Trieste cit., p. 19.
2) II Corriere di Nago, giornale che avrebbe dovuto essere come il Guerin Meschino per il tono, ma impegnato nella lotta irredentistica, nacque come numero unico nell'agosto del 1906 e fu resuscitato nel settembre del 1907 con l'intenzione di farne un settimanale. Direttore ne era il Castellini, azionisti ne sarebbero stati i Sighele, i Castellini e i Pedrotti: cioè una iniziativa nata, finanziata e stampata in famiglia. Vedi lettere a G. Pe-drotti, da Nago, in data 29 luglio 1906 e 14 aprile 1907.
3) BRUNELLO VIGEZZI, in L'Italia di fronte alla prima guerra mondiale, voi. I, L'Italia neutrale, Milano-Napoli, Ricciardi, 1967, afferma che in questo periodo Il divorzio fra gli ideali liberal-nazionali e la condotta della politica estera appare inevitabile e che in politica estera era impossibile seguire una condotta ispirata ai sacri prìncipi (p. 75) ed anzi, caduta l'istanza irredentistica, Trento e Trieste diventavano oggetto di rivendicazioni strategiche ed economiche. II discorso del Vigezzi riguarda il periodo di neutralità italiana, ma riflette anche una situazione precedente: vedi il cap. La crisi di principi e il distacco dal Risorgimento, pp. 74-81.
4) SCIPIO SIGHELE, // nazionalismo e i parliti politici cit., p. 7.