Rassegna storica del Risorgimento

anno <1974>   pagina <553>
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// pensiero politico di Scipio Sigitele 553
Cesare Battisti presentava su di esso una interpellanza al Parlamento di Vienna in data 27 giugno, lo stesso deputato clericale Don Gentili, stigmatizzava in Par­lamento l'accaduto il 2 luglio successivo; nel Trentino avveniva una raccolta di firme per chiedere la revoca dello sfratto (richiesta non presentata poi al Mini­stero dell'Interno quando apparve l'irrevocabilità del provvedimento); a Trento si apriva una sottoscrizione di protesta il cui ricavato, L. 738,50, veniva inviato dal Ranzi a Sigitele perché lo destinasse a scopi patriottici. *)
Negli ambienti dell' Associazione nazionalista il fatto non passò inosser­vato e l'Arcari si affrettò a scrivere la sua solidarietà al Sighele, appena avutane notizia. Anche Livio Marchetti si fece promotore, presso la Giunta della Asso­ciazione , di una lettera da inviare a Sighele e si assicurava che Videa Nazionale si occupasse del caso. L'articolo di forte deprecazione del Governo austriaco venne infatti pubblicato ma della lettera non se ne fece nulla perché ritenuta poco opportuna dopo l'ostilità dimostrata dalla Giunta al Sighele.2) Tuttavia il Sighele fu sinceramente grato all'Arcari della lettera ed anche di un artìcolo pubblicato sulla Grande Italia in merito allo sfratto. H caso fortuito di questo sfratto inatteso si è incaricato di dimostrare al pubblico che se i miei ex col­leghi ed amici nazionalisti hanno dimenticato chi ero, l'Austria non lo aveva dimenticato rispondeva all'Arcari, il 7 giugno, da Nago. Ed anche da Malce-sine si rivolgeva all'Arcari con affetto riconoscente ma ribadendo nel contempo le accuse di reazionario conservatorismo dell' Associazione nazionalista >.3)
La clamorosità dello sfratto, ed anche il suo allontanamento dai circoli uffi­ciali del nazionalismo aprì al Sighele le più alte sfere degli ambienti di Governo ed anche della Corte: fu ricevuto infatti in udienza da Vittorio Emanuele III, a S. Rossore, il 17 ottobre 1912.4) Dell'imminenza del colloquio egli dava noti­zia all'avvocato di Riva Giuseppe Fiorio, in una lettera del 15 ottobre 1912: La avverto che un telegramma del generale Brasati mi annuncia che il Re mi riceverà giovedì a S. Rossore. Sono molto lieto di potere esporre direttamente a Sua Maestà le condizioni del nostro Trentino e tanto più lieto in quanto che se il Re desidera vedermi in questo momento, è segno ch'Egli intende l'im­portanza della nostra questione e la prende a cuore. Sighele intendeva par-
listì; dott. Cesare Battisti da Vienna ed Antonio Piscel di Rovereto con un articolo. I cleri­cali non risposero all'invito del giornale, tranne il Conci che rispose declinando gentilmente rinvilo. Tuttavia il giornale clericale II Trentino, a. XLVTI, n. 150 del 5 luglio 1912 dedi­cava tutta la sua prima pagina al discorso dell'on. Gentili al Parlamento di Vienna, pub­blicato con il titolo, Il Calvario degli Italiani in Ausilia. In esso si deplorava lo sfratto di Sighele.
1) Vedi lettera a Giovanni Pedrotti, da Malcesine, in data 26 giugno 1912: Ricevo la tua raccomandata. E sono commosso per il pensiero tuo e di Rana e per la vostra grande generosità. Ma bisogna che voi mi diciate come e a chi far pervenire quei denari. Bisogna che essi servano direttamente agli scopi nostri: e non saprei, per ora, a chi darli. Alla Dante? Non mi pare. Mi consulterò con Gualtiero, andando domani a Milano. E scri­vimi la tua idea. Tu sai, meglio d*ogni altro, dove è la necessità. Intanto, depositerò il vaglia di L. 738,50 presso la Banca Castellini .
2) Vedi lettera di Livio Marchetti a Paolo Arcar!, da Roma, in data 6 giugno 1912, in P. M. ABCABI, Le elaborazioni detta dottrina politica nazionale cit., voi. Ili, pp. 129-130.
3) Lettere di Sighele all'Arcari, ivi, voi. Ili, pp. 130-133.
4) Scipio Sighele aveva già parlato a Roma, presso il Collegio Romano, alla presenza della Regina Madre, il 18 gennaio 1912. Il discorso, da collocarsi nella campagna in favore [dell'impresa libica, è pubblicato con il titolo, Risveglio italico in Ultime Pagine Nazio­naliste cit., pp. 25-50.