Rassegna storica del Risorgimento

anno <1974>   pagina <557>
immagine non disponibile

Il pensiero politico di Scipio Sighele 557
Dopo il congresso di Roma l'Arcar! scrisse ancora al Sighele, ed egli parve avere la conferma che il suo esempio avesse sollecitato tutta la parte liberale-democratica del nazionalismo a staccarsi dall' Associazione . Rispondendo al-lArcari dichiarava nessuna maggior soddisfazione per me di vedere che, a distanza di qualche mese, molti mi seguono [...] Allora credevate di liquidarmi, come scriveva l'Idea Nazionale [...] La giustizia è venuta più presto di quello che credevo: Adesso è l'Associazione che è [...] in liquidazione. *)
Ma altri problemi ed altri interessi crucciavano il Sighele, bloccato a Via­reggio da preoccupanti condizioni di salute: era costretto a far convocare a Fi­renze il Consiglio centrale della Trento e Trieste per la sua impossibilità di recarsi al nord, dato l'inverno; inoltre aveva dei dubbi Bulla opportunità di vedere Giolitti (che avrebbe incontrato dopo il 20 gennaio) prima o dopo il Con­siglio. Se si fosse deciso, come sembrava giusto, di far precedere il Consiglio centrale al colloquio, pregava il Fiorio di spostare la sede della convocazione a Viareggio.2) Ma frattanto erano sorte altre difficoltà per la data del Consiglio, fissata per il 26 gennaio. Giolitti, che si trovava a Cavour, aveva confermato di vedere il Sighele molto volentieri , ma non aveva precisato la data; il Sighele si era rivolto allora al Peano e, finalmente, aveva avuto l'assicurazione di in­contrare Giolitti nei giorni fra il 25 e il 28 gennaio. Alla fine si era concordata anche la data del Consiglio centrale della Trento e Trieste per il 23 febbraio.3)
H Sighele, che aveva incontrato come era del resto la sua espressa in­tenzione anche il di San Giuliano, rimase soddisfatto dei colloqui. Non ci risulta però il loro contenuto, in quanto egli si limitò a comunicare al Fiorio solo il tono di essi, riservandosi di parlarne a voce: Ho già fatto le mie visite delle quali Le riferirò ampiamente a voce. Tanto Giolitti quanto San Giuliano quanto Di Scalea furono gentilissimi e lieti di essere informati da me. E un risultato positivo s'è quindi ottenuto da questi colloqui. Quanto... al resto Le dirò a voce .4) Gravi preoccupazioni di politica estera ed interna avevano reso ansioso il Sighele di parlare con Giolitti, preoccupazioni legate soprattutto agli sviluppi internazionali della crisi balcanica. Dei suoi timori egli aveva reso partecipe Giovanni Pedrotti in una lunga lettera dove, con lucida intuizione e notevole sensibilità, coglieva i mutamenti del clima politico italiano. Così egli scrìveva al Pedrotti, da Viareggio, in data 8 gennaio 1913 : Le notizie che mi dai sono gravi, e per quanto, come te, io le ritenga fantastiche in grandissima
mandasti il mio parere quando io ne uscii: allora, si capisce, per delicatezza io non potevo insistere: ma adesso mi par proprio che faresti bene a uscire come uscirono tutti i liberali. Ho visto che il Marchetti suITÀA. [Alto Adige} tenta abilmente di... cambiare il puttin in cuna: ma egli cerca difendere la sua inspiegabile permanenza nell'Associazione, dato che egli si professò sempre con me per un liberale democratico. Ed è veramente strano che egli non abbia seguito il Valli, il Picardi, e gli altri della Rassegna Contemporanea.
Basta! Anche le polemiche giovano a qualche cosa: e speriamo che l'amore della patria sìa veramente sincero in tutti come Io è in noi .
1) Lettera di Scipio Sighele a Paolo Arcarì, in data 2 gennaio 1913, in P. M. ARCAHI, Le elaborazioni della dottrina politica nazionale cit,, voi. Ili, p. 133.
2) Lettera di Scipio Sighele a Giuseppe Fiorio, da Viareggio, in data 30 dicembre 1912.
3) Lettere di Scipio Sighele a Giuseppe Fiorio, da Viareggio, in data 17 gennaio 1913; 20 gennaio 1913; 14 febbraio 1913.
4) Lettera di Scipio Sighele a Giuseppe Fiorio, da Roma, in data 29 gennaio 1913; vedi anche lettera di Giuseppe Fiorio a Bice Rizzi, da Milano, in data 3 agosto 1953, ora presso il Musco del Risorgimento in Trento, mazzo celebrazioni Sigitele, 1953.