Rassegna storica del Risorgimento
ADDETTI MILITARI ITALIANI GRECIA 1904-1908; ADDETTI MILITARI IT
anno
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1974
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pagina
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562
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LA RIVOLUZIONE DEI GIOVANI TURCHI NEL CARTEGGIO DEGLI ADDETTI MILITARI ITALIANIì}
L'addetto militare per la Turchia e la Grecia, tenente colonnello Vittorio Elia,2) in un lungo rapporto del 24 agosto 1908 giudicava la rivoluzione dei Giovani Turchi come il primo e più importante passo verso la rigenerazione di questo paese ; tale rinnovamento rappresentava, a suo giudizio, una tendenza ormai irreversibile nella storia del popolo turco. Il regime di spionaggio e di costrizione instaurato dal governo di And ul Hamid aveva obbligato tutti quelli che liberamente pensavano e che non erano stati imprigionati a riparare all'estero: Francia, Svizzera, Stati Uniti erano i principali luoghi d'esilio. A Parigi i fuorusciti avevano costituito nuclei d'agitazione che aspiravano alla li* berta quale condizione preliminare sia per lo sviluppo interno, sia per il prestigio internazionale del paese.3) L'origine del movimento dei Giovani Turchi risaliva alla metà del secolo XIX, quando, per effetto dei contatti tra gli Ottomani colti e gli Europei, per il diffondersi di alcune sette politiche-religiose, animate da spirito repubblicano e rivoluzionario come quelle dei Bectasci e dei Mevlesi, si era formata una sorta di intelligentsia di varia composizione sodale, essenzialmente militare, ma non priva di elementi della burocrazia civile e del ceto intellettuale, che aspirava a un rinnovamento politico, sociale ed economico. Nel 1864 una larga parte degli innovatori, raccoltasi intorno al principe Mustafà Fazyl, aveva dato origine al partito Giovane Turco vero e proprio, con un indirizzo decisamente parlamentarista; altri, invece, propugnavano una trasformazione dell'impero nello spirito dell'Islam con accentuati caratteri nazionalistici e antieuropei.4) Nel 1876 con la promulgazione della
1) Testo, opportunamente elaborato, di una comunicazione presentata al Convegno internazionale di studi organizzato dalla Fondazione Giorgio Cini per il 50 anniversario della Repubblica turca (Venezia 8-9 ottobre 1973), su Vocazione europea della Turchìa Momenti della collaborazione con l'Italia nel secolo XX.
Sono stati utilizzati i seguenti fondi archivistici: Archivio dello Stato Maggiore Esercito [A.S.M.E.], Stati Balcanici [S.B.], Addetti Militari [iiJIff.]; Archivio Centrale dello Stato [A.C.S.], Ugo Brusati [tf.B.].
2) Vittorio Elia (Montiglio 1859-1944), sottotenente dei bersaglieri (1887), in Àfrica (1900-1902), aiutante di campo onorario del sovrano (1906), addetto militare a Costantino-noli (1904-10). Prese parte alla guerra di Libia ed alla prima guerra mondiale. Nominato maggior generale (1914) ebbe il comando della brigata Marche ; dal 1914 al 1916 fu sottosegretario di Stato per la Guerra. Tenente generale (1915) comando il Corpo d'occupazione dell'Egeo e il Corpo di spedizione nel Mediterraneo orientale meritando la croce dell'Ordine Militare di Savoia. Generale di divisione nel '23, fu collocato a riposo nel '29.
3) V. ELIA, Sguardo retrospettivo alla sollevazione ed allo svolgimento della rivoluzione del luglio testé scorso, Costantinopoli, 24 agosto 1908, rapporto (d'ora in avanti rapp.) xi. 75, pp. 26, AJ3.MJE., S.B-, raccoglitore (d'ora in avanti r.) 35, pos. M/625, fase. Carteggio con Vaddetto militare per la Turchia e la Grecia, I rapporti erano generalmente indirizzati al comandante in 2" del Corpo di Stato Maggiore, Riparto operazioni, Roma.
4) X. PERNICE, Origine ed evoluzione storica delle nazioni balcaniche, Milano, 1915, pp. 357-381. Numerose le opere, i saggi che contengono utili riferimenti o preziose indica-