Rassegna storica del Risorgimento
ADDETTI MILITARI ITALIANI GRECIA 1904-1908; ADDETTI MILITARI IT
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Antonello Folco Maurizio Biagini
Lo stato di anarchia delle province rumeliote e i pericoli che una tale situazione costituiva per la pace avevano portato le potenze europee ad elaborare un programma di riforme che, iniziatosi con l'accordo di Murzsteg del 2 ottobre 1903 tra Austria e Russia,1) aveva dato origine all'istituzione degli agenti civili, dei delegati finanziari e degli ufficiali per la riorganizzazione della gendarmeria.2) Anche su questo argomento gli addetti militari italiani presenti nei Balcani non avevano mancato di esprimere il loro parere. In particolare ne aveva scritto il maggiore di cavalleria Gustavo Rubin de Cervin,3) buon esperto delle situazione balcaniche, in un lungo rapporto del dicembre 1904 nel quale esprimeva nettamente i propri dubbi sulla validità delle riforme imposte al sultano per la Macedonia. Ribadita, infatti, la complessità della questione orientale in generale e della macedone in particolare, l'addetto militare a Sofia sottolineava come la ribellione delle popolazioni della provincia fosse mantenuta viva dalle potenze che sovra di essa vantano diritti e covano desideri di conquista e dalla comprensibile esigenza delle popolazioni cristiane di affrancarsi dal giogo ottomano, che soffocava qualsiasi idea di libertà e di progresso. La strada intrapresa dalla diplomazia, quella appunto delle riforme, si sarebbe rivelata, secondo il Rubin, priva di valore poiché era impossibile modificare il vieto e tradizionale regime turco , mentre la riorganizzazione della gendarmeria, che costituiva il cardine delle riforme, anche riuscisse ottima (e la cosa è incerta, date le contrarietà e le mene occulte che da ogni parte la minano), non sarà mai sufficiente a procacciare l'ordine materiale in una regione alpestre, difficile, con scarse comunicazioni e nella quale sono in lotta ogni sorta di interessi di razza, di religione e di lingua, il tutto guidato da scopi politici interessati. Le riforme dell'ordine giudiziario e amministrativo, poi, si urteranno contro lo scoglio infrangibile della passività turca, coi suoi continui armeggi, lunghe dilazioni e perenni promesse inattuate .4) Lo stesso Elia, tre anni più tardi, in un rapporto da Costantinopoli riferiva sulle difficoltà incontrate dal generale Ciovan Battista Emilio de Giorgis nel lavoro di riorganizzazione a causa della neppur celata ostilità dell'amministrazione ottomana.5) Il
1853-56 e del 1875-78 nel commento de La Civiltà Cattolica , in Annali della Facoltà di scienze politiche di Perugia, a. 11 (nuova serie), voi. I, 1970-72, pp. 202-225.
i) Sugli accordi di Miirzesteg e sulla politica delle potenze cfr. L. SALVATORELLI, La Triplice Alleanza - Storia diplomatica (1877-1912), Milano, 1939, pp. 263-322.
2) Sul problema della riorganizzazione della gendarmeria, sulla presenza degli ufficiali italiani e, più in generale, degli ufficiali delle varie potenze (Francia, Inghilterra, Austria-Ungheria, Russia) numerosi sono i rapporti che si conservano nell'Archivio dello Stato Maggiore Esercito per gli anni che vanno dal 1904 al 1911. Sono rapporti che, pur riguardando un problema tipicamente militare, non mancano di osservazioni politiche sulla situazione interna dell'impero ottomano e sulla particolare situazione della Macedonia.
3) Barone Gustavo Rubin de Cervin (Ferrara 1865-Pordenone 1917), sottotenente di cavalleria (1883), compiuti da capitano i corsi della Scuola di Guerra, venne trasferito nel 1889 nel Corpo di Stato Maggiore. Addetto militare a Sofìa (1904-1910), fu nominato colonnello nel 1912* Maggior generale (1915) assunse il comando della 4" Divisione di Cavalleria e successivamente della 13" Divisione di Fanteria. Mori in combattimento.
*) G. RUBEN DE CERVIN, Questione balcanica, Torino, 28 dicembre 1904, rapp. n. 2, pp. 14, destinatario: S.E, il generale Saletta, A.S.M.E., A.M., r. 81, pos. D.
5) V. ELIA, S.E. il generale De Giorgis a Costantinopoli, Costantinopoli 5 febbraio 1907, Costantinopoli, rapp. n. 9, pp. 10, À.S.M.E., S.B., r. 31, f. Carteggio con l'addetto militare a Costantinopoli, pos. M/625. H generale G. Battista Emilio de Giorgis (Susa 1884-