Rassegna storica del Risorgimento

ADDETTI MILITARI ITALIANI GRECIA 1904-1908; ADDETTI MILITARI IT
anno <1974>   pagina <569>
immagine non disponibile

La rivoluzione dei Giovani Turchi
569
risorse da parte del capitale straniero, avevamo causato una situazione quanto meno assurda; le popolazioni turche che erano le dominanti, in realtà si tro­vavano ad essere le più neglette in quanto nessuno, a livello nazionale o inter­nazionale, si occupava della misera sorte della razza mussulmana J) e pro­seguiva affermando che il giorno in cui il sultano (o un sultano poiché Abd ul Hamid non lo farà mai) osasse mettersi alla testa di questo movimento e raccogliere intorno a sé tutte le energie latenti e infruttifere del paese, l'Europa troverebbe dinanzi a sé una resistenza di carattere assai diverso di quella passiva che, sola, ora può opporre la Turchia alla sua volontà .2)
Assunto il controllo totale del IH ordù i capi della rivolta inviavano il 24 luglio un telegramma al sultano con la richiesta perentoria di ripristinare la carta costituzionale del 1876. Il successo del movimento giovane-turco, la ra­pidità con cui gli avvenimenti si erano svolti avevano colto di sorpresa i governi e le cancellerie dei paesi europei ed anche coloro che meglio credono di co­noscere questo paese, così ricco di imprevisti 3) mentre non uno dei numerosi colonnelli e generali, ai quali gli inferiori intimavano di aderire alla costi­tuzione, era stato capace di reagire e di testimoniare la propria fedeltà al sultano dal quale avevano pur ricevuto favori, titoli e gradi.4) Il 24 luglio fu in effetti una giornata cruciale. Lo testimonia un appassionato resoconto del maggiore di cavalleria Giovanni Romei Longhena,5) aiutante di campo del
1) V. ELIA, Agitazioni militari e moti del partito Giovane Turco, Costantinopoli, 12 luglio 1908, rapp. n. 55, pp. 12, À.S.M.E., S.B., r. 35; Io., Agitazione militare e movimento* di Giovani Turchi, Costantinopoli, 17 luglio 1908, rapp. n. 56, pp. 15, ivi, r. 35 a.
2) V. ELIA, Agitazione militare cit., p. 14.
3) V. ELIA, Situazione del movimento liberale nel IH Ordii. Il sultano decreta la costituzione, Costantinopoli, 24 luglio 1908, rapp. n. 61, pp. 6, A.S.M.E., S.B., r. 35. L'Elia concludeva questo rapporto scrivendo: Un prossimo futuro ci dirà quali forze la Turchia saprà trovare in sé per governarsi con un regime costituzionale, quale sia la sincerità di colui che stamane ne ha decretata l'applicazione, quale l'efficacia delle influenze interne ed esterne alla sua applicazione, quale infine l'adattabilità alla speciale mentalità dei turchi e delle altre razze dell'impero al complicato funzionamento di uno statuto all'europea .
4) Evidentemente rifletteva l'addetto militare italiano il regime di corruzione e di spionaggio che caratterizzò il regime hamidiano aveva siffattamente snervato il carat­tere degli altri capi che non uno di questi fu capace del beau geste, di farsi ammazzare tenendo alta la propria dignità di capo e il prestigio del comando di cui era investito . V. ELIA, Sguardo retrospettivo cit., p. 22.
5) Lettera del 24 luglio 1908 da Hildiz, Romei a Brasati, A.C.S., U.B., busta 9, fase. V-2-31. Cfr. app. 1. Giovanni Romei conte Longhena (Brescia 1865-1944) sottotenente di cavalleria (1885), frequentò la Scuola di Guerra e passò nel Corpo di Stato Maggiore. Nel 1904 è inviato in Turchia quale aiutante di campo dei sultano del quale fu ten. col. dei lancieri della guardia. Ritornato in Italia partecipò alla guerra libica e nel 1914 fu pro­mosso colonnello comandante i Cavalleggeri di Alessandria, coi quali entrò in guerra contro l'Austria. Trasferito nel 1915 nello Stato Maggiore, fu addetto militare in Russia ove ri­mase anche quando, nel marzo 1918, le varie rappresentanze estere abbandonarono lo Stato per la sopravvenuta rivoluzione e si adoperò per proteggere i connazionali. Meritò per ciò la croce di Cavaliere dell'Ordine Militare di Savoia. Magg. generale dal 1916, fu nominato nel 1918 Capo di Stato Maggiore del Corpo di Cavalleria e per essersi distinto al Piave e al Tagliamento, fu insignito della croce di Ufficiale delFOMS. Generale di divisione (1923), comandò la divisione militare di Gorizia. Generale di Corpo d'Armata (1926) fu collocato in posizione ausiliaria nel 1931.