Rassegna storica del Risorgimento

ADDETTI MILITARI ITALIANI GRECIA 1904-1908; ADDETTI MILITARI IT
anno <1974>   pagina <573>
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La rivoluzione dei Giovani Turchi
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do atteggiamenti di sempre maggiore ribellione insediando comitati provvisori dove i rappresentanti militari erano in minoranza. A Costantinopoli ed in altre citta, a causa dell'assenza di direttive chiare e circostanziate, venivano liberati dal carcere tutti i detenuti, indipendentemente dalla natura del reato e met­tendo in grave pregiudizio l'ordine e la sicurezza pubblica. In questi avveni­menti si manifestava palesemente la volontà politica di Abd'nl Hamid di creare difficoltà al regime costituzionale e screditarlo al fine di riaffermare le proprie velleità reazionarie le quali, pur essendoprive verosimilmente di ogni qualsiasi probabilità di successo, non si svolgerebbero che a prezzo di molto sangue .J) La dura reazione suscitata dal tentativo di togliere ai soldati la me­daglia commemorativa della guerra di Grecia, in omaggio al principio di fra­tellanza fra le razze, e dal tentativo di eliminare la sigla del sultano, in omaggio al principio dell'essenza nazionale e non dinastica dell'esercito, dimostrava quanto fossero ancora vivi certi sentimenti : la rivoluzione alla quale assi­stiamo scriveva ancora l'Elia ha avuto inizio dall'esercito che, più d'ogni altro organismo, soffriva del miserrimo sistema di governo e la popolazione mussulmana, che tanti pesi sopportava e cosi poco interesse riscuoteva nel­l'Europa civile sempre disposta a simpatizzare con le nazionalità cristiane, ac­colse entusiasta il grido di rivolta alzato dall'esercito. Ma l'idea complessa di diritti e di doveri compendiati nella costituzione non può penetrare così pron­tamente ned cervelli turchi, avvezzi ad impersonare nel padiscià, con la somma autorità politica la somma autorità religiosa .2) Complesso problema quello dell'adesione delle masse, abituate per secoli al governo personale e assoluto dei sultani, ai precetti della costituzione.
A distanza di due settimane dal ripristino della carta costituzionale Said pascià, Gran Vizir, veniva sostituito da Kiamil pascià. Said infatti non aveva avuto sufficiente forza per agire sul sultano né sufficiente autorità per dirigere la cosa pubblica, tutto era governato da quella impersonale e indefinita auto­rità che proveniva dal comitato Unione e progresso . Non solo, la pubbli­cazione deìThatti-humayum del 1 agosto 1908 che demandava al sultano la no­mina dello Scek-ul-Islam, massima carica religiosa e supremo interprete della legge islamica, e dei Ministri della Guerra e della Marina, aveva segnato la definitiva caduta di Said. I costituzionali temevano, e non a torto, che il sultano, riservandosi la nomina della massima carica religiosa e dei ministri delle forze armate, potesse, attraverso tre funzionari a lui fedeli, agire sulle coscienze ed adoperare l'esercito e la marina per eventuali azioni controrivoluzionarie. L'im­mediata campagna di stampa contro il rescritto imperiale, oltre alle dimissioni di Said pascià, provocò l'immediato decadimento del provvedimento e il giu­ramento delle truppe venne modificato con la dichiarazione di fedeltà alla costituzione.3) Una probabile abdicazione del sultano in seguito a questi awe-
1) V. ELIA, 11 selamlik cit., p. 8.
2) V. ELIA, Avvenimenti cit., p. 4.
3) <c ... giuro, con la mano sul Corano e sul mio cuore, di essere fin che mi dura la vita sottomesso alla costituzione elargita dal nostro amato padiscià..., di versare fino all'ul­tima goccia del mio sangue per aiutare il comitato Unione o Progresso a difendere la li­bertà della patria contro le azioni che fossero ritentate dai vili a suo danno, di essere fedele a SMJ. fl. padiscià, fintanto che egli rispetterà la costituzione , V. ELIA, Avvenimenti cit., pp. 14 e 15. Giuramento questo, commentava l'addetto militare, di <c dubbia ortodossia, con quella riserva contenuta nell'ultimo perìodo .