Rassegna storica del Risorgimento
MUSEO CENTRALE DEL RISORGIMENTO
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1974
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618
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618 Libri e periodici
ciale della città ci si presenta davanti agli occhi, contrastata, vista da angolazioni diverse. Sono solo sessantanni, ma quali anni! Dal dominio austriaco, Padova entra nel regno d'Ita* Ha accompagnata dalle euforiche voci giornalistiche dei giorni dell'annessione; conosce l'opera costruttiva di alcuni uomini della Destra sostenuti dal Giornale di Padova, ma anche una certa stanchezza della a consorteria con l'esigenza di rinnovamento avanzata dal Bac-chiglione durante la sua lunga battaglia democratica, molto più costruttiva delle ostinate polemiche dei giornali del Frasson o delle sporadiche iniziative d'intransigente opposizione. H trasformismo del Depretis è assecondato dallo sviluppo d'un nuovo quotidiano, L'Euga-neo diretto successivamente dal Colautti, dal Gueltrini e dal Beltrame nell'intento di formare attorno al Governo ima più consistente solidarietà. Àncora si levano voci d'opposizione, sia da parte dell'irriducibile Fanali, sia da parte cattolica e da parte socialistica, mentre la crescita economica del paese viene sottolineata da giornali di carattere commerciale, industriale e agricolo, come Interessi italiani, Il Globo, La Cooperazione rurale, La Penisola. E qui avrebbe trovato posto opportuno il Giornale degli Economisti.
La crisi dell'ultimo decennio del secolo trova espressione nel radicalismo de II Veneto (diretto dal Belvederi e dal Valli, prima che dal Melli), nel moderatismo de II Comune e poi de La Provincia di Padova, nella comparsa d'un solido settimanale socialista: L'Eco dei Lavoratori del Sartori. Il periodo giolittiano appare ricco di iniziative giornalistiche, ma poche resistono alla concorrenza di giornali di diffusione regionale e nazionale, in particolare del Gazzettino di Venezia. Meritano tuttavia l'attenzione dello storico La Libertà radi-cale (seguita da una Libertà cattolica), i fogli repubblicani e giovanili La Squilla, La Minoranza, Il Bardo e Bacchiglione che già ci portano alla polemica sull'intervento. Modesta di novità è la ripresa del dopoguerra, con II Veneto Nuovo, settimanale repubblicano, e La Voce anarchica (con La Rinascita settimanale fascista e II Popolo Veneto, quotidiano popolare).
Nel '26 sono cessate tutte le voci di dissenso dal governo, divenuto autoritario. Per ultimo, con la distruzione ad opera d'una squadra fascista il 24 maggio 1925, è finito l'autorevole Popolo Veneto. Di questo però, come della stampa cattolica in genere, e della stampa nazionalista, il volume non si occupa, ed è un peccato perché purtroppo il recente libretto di Mario Isnenghi su La stampa di parrocchia nel Veneto in cui è tracciato un profilo de La Difesa del Popolo è raffazzonato senza metodo su ritagli di titoli d'articoli e di frasi e pervaso da violento anticlericalismo, tanto da riuscire del tutto inutilizzabile per lo studioso.
H volume delle due giovani ricercatrici è invece un prezioso strumento di lavoro. Redatto dopo un attento spoglio delle collezioni di giornali padovani esistenti nelle due maggiori biblioteche locali e alla Nazionale di Firenze, esso fornisce dati sicuri e più d'un elemento per ulteriori approfondimenti. Ci sia consentito solo qualche appunto, a proposito dell'esclusione che non ci sembra motivata di alcuni fogli: i settimanali satirici, solo in apparenza non politici, La Forbice del *67, Il Ruzante del '72, Il Birichino del '73, // Coso del 1906; e inoltre L'Educatore Popolare diffusissimo fra il 1867 e il "69, L'Euganeo di Este (1873), Progresso (1874), il primo Operaio (1882), La Lotta (1905), La Minoranza (1913) e Sobborgo (1914), tutti di carattere democratico. C'è inoltre dell'imprecisione nel-l'indicare cerne collaboratori d'un giornale gli autori d'articoli riportati, qualche svista (poco comprensibile, ad es., il sunto delle opinioni attribuite da L'Euganeo al Depretis, p. 85) e qualche lacuna (non sono rilevati neppure i cambiamenti di direzione e di proprietà a La Provincia di Padova e a II Veneto fra il 1922 e il *24).
SERGIO CELLA
UGO BELLOCCHI, // Resto del Carlino giornale di Bologna; Bologna, Soc. ed. ce II Resto del Carlino , 1973, in 4, pp. 413 con ili. S.p.
Quasi sempre pubblicazioni consimili hanno un presupposto celebrativo da cui non riescono a sottrarsi. 11 libro apprestato da Ugo Bellocchi, è invece un ottimo esempio di