Rassegna storica del Risorgimento
MUSEO CENTRALE DEL RISORGIMENTO
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1974
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pagina
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620
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620 Libri e periodici
MARIO GANDINI, Alberto Bergamini giornalista e uomo politico. Appunti per una bio-bibliografia; Bologna, Forni, 1972, in 8, pp. 230. S.p.
Fin dalle prime battute di questo volume, il lettore ha la sensazione di essere di fronte ad un'opera che va subito all'essenziale. L'A., accoppiando un rigoroso metodo di ricerca storiografica ad una tecnica espositiva sobria e concisa, indaga problematiclzza e suggerisce ipotesi di lavoro, senza concedere alcunché al colore o alla retorica.
La vita e l'opera del Bergamini un personaggio che, al di là di ogni valutazione politica, ha svolto un ruolo fondamentale nelle vicende del giornalismo italiano, tanto da meritare a di essere ricordato insieme con gli altri due grandi direttori di giornali del suo tempo. L. Alberimi e A. Frassati (p. 36) è analizzata, in occasione del centenario della nascita, in rapporto ai momenti più significativi di un ottantennio di storia italiana. Per limitarci a quelli di essi che più interessano in questa sede, basterà ricordare il modernismo ed il nazionalismo, l'impresa libica ed il primo conflitto mondiale, gli anni del dopoguerra ed il delinearsi del fascismo. In tutti il Bergamini, sempre fedele alla linea del riformismo conservatore sonniniano, ebbe una parte di rilievo, attraverso le pagine del Giornale d'Italia, che egli fondò e, con indubbia capacità di individuare le esigenze della media borghesia romana e meridionale (p. 37), rese uno dei fogli più autorevoli dei primi due decenni del nostro secolo.
Riteniamo opportuno inoltre sottolineare che il Gandini oltre a ricostruire con acume critico e senza pregiudizi di parte la biografia di un uomo che ha lasciato una notevole impronta nella storia del giornalismo e, di riflesso, nella vita politico-culturale della nazione fornisce, in tutte le pagine del volume ed in particolare nella sezione dedicata alle Note (che occupano ben 86 delle 230 pp. complessive!), un vasto e rigoroso repertorio bibliografico: uno strumento prezioso, cioè, per i e giovani che prendono contatto con lo studio della storia contemporanea (p. 4). E non solo per essi.
CARLO VERDUCCI
ANGELO ARA, L* Austria-Ungheria nella politica americana durante la prima guerra mondiale; Roma, Edizioni dell'Ateneo, 1973, in 8, pp. 183. L. 3.300.
Angelo Ara, proseguendo le ricerche sulla dissoluzione dell'Austria-Ungheria nella direzione indicata da Leo Valiani nei suoi fondamentali studi sull'argomento, ci offre in questo suo libro il frutto di una serie di indagini condotte negli Stati Uniti.
La documentazione inedita, la ricca informazione bibliografica cui fa costante riferimento e l'ormai lunga esperienza nel campo degli studi di storia austriaca, testimoniata da una serie di saggi raccolti ora in volume, permettono all'Autore di gettar nuova luce sul ruolo assunto dagli U.SA. nel processo di disgregazione della monarchia danubiana e di ridimensionare il giudizio, di parte slava soprattutto, teso a riconoscere alla diplomazia wilsoniana una a ampiezza ideale che essa non ebbe.
La tesi fondamentale del lavoro di Ara è che la parte sostenuta dagli Stati Uniti nel processo di dissoluzione dell'Austria-Ungheria fu limitata: ben maggiore rilievo ed importanza ebbero per gli P.S.A, i problemi e le preoccupazioni per il contenimento dell'espansionismo tedesco in Europa e per le possibili ripercussioni nell'Europa stessa della vittoria del bolscevismo in Russia. Le questioni politiche e nazionali della monarchia asburgica saranno considerate da parte americana nel quadro di un'azione diplomatica antitedesca e antibolscevica, e sfruttate, tatticamente, per quanto poterono servire a quella strategia.
Non è possibile qui seguire in tutti i loro sviluppi le analisi che l'Autore compie dei documenti che segnano l'evoluzione dell'atteggiamento politico americano verso l'Austria-Ungheria. Ci limiteremo ad accennare a quei momenti che rappresentano svolte decisive nella diplomazia americana nei confronti della monarchia,