Rassegna storica del Risorgimento
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>; GIORNALI VENEZIA 1849; TOMMASE
anno
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1975
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pagina
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14
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14 Giuseppe Rutto
rava si collocava proprio sulla linea (cattolica) della critica che Bnchez aveva rivolto all'iniziativa mazziniana . **)
Pur propenso ad accettare il rilievo del Pitocco, obietterei che l'importanza della questione non sta tanto, o almeno non solo, nel cogliere le origini filologiche dell'idea di Fratellanza, quanto piuttosto nel constatare il comune atteggiamento morale del Mazzini e del Tommaseo di fronte ai problemi del loro tempo, le comuni istanze ed esigenze ideali, le comuni critiche alla Chiesa, inetta a sviluppare i motivi democratico-sociali della dottrina, e tatto questo al di là delle posizioni religiose diverse, ortodossamente cattolica quella di Tommaseo, umanamente morale quella di Mazzini.
A parte poi ogni altra considerazione, si potrebbe risalire, come hanno fatto il Vossler e il Basserin d'Entrèves, 43> alle radici storiche del pensiero mazziniano e mettere in luce la profonda influenza del Sansimonismo proprio sul concetto del Mazzini dì fratellanza dei popoli che qui ci interessa. Si vedano in proposito i capitoli del libro di Otto Vossler, La filosofìa della storia dei Sansimoniani (pp. 49-57) e La religione al servizio della politica (pp. 61-68) e le pagine di Ettore Passerin d'Entrèves da cui emerge che accostandosi in parte al Buchez (oltre che al Leroux) cristiano-sociale egualitario, il Mazzini faceva suo, entro certi limiti, un atteggiamento misticheggiante democratico che gli era congeniale (pp. 264-265). E qui acquista rilievo la figura del Buchez, che tanta parte ha avuto, come ha ben dimostrato il Pitocco, nella formazione religiosa e politica del Tommaseo.44) Sarei quindi tentato, in base alle considerazioni suesposte, di accostare l'idea di Fratellanza degli uomini e dei popoli espresse dal Mazzini e dal Tommaseo molto più di quanto non faccia il Pitocco.
Per riassumere, io individuerei i punti di contatto del Tommaseo e del Mazzini, nella comune concezione chiesastica 45) che essi hanno della so-
42) F. PITOCCO, op. cit., p. 185. Sul pensiero politico-sociale del Buchez cfr. G. M. BRAVO, Storia del socialismo, 1789-1848, Roma, 1971, che puntualizza acutamente oc l'accostamento e l'unione del socialismo al cattolicesimo (p. 102) proprio del Buchez e ne rileva l'esigenza e l'aspirazione ad una ce rigenerazione materiale... [e] rinascita morale dell'uomo, propria di una condizione sociale nella quale gli uomini non fossero tanto eguali per legge, quanto piuttosto si sentissero tali per sentimento intimo e per intima convinzione (p. 105); cfr. inoltre J. L. PDECH, La tradition socialiste eri France et la Société des Nations, Paris, 1921.
*) O. VOSSLER, Il -pensiero politico di Mazzini Firenze, 1971; E. PASSERIN D'ENTRÈVES, Le <c religioni del progresso nell'età romantica e il a Vangelo politico-religioso di Giuseppe Mazzoli* in Vita e Pensiero, a. XLVI1I (1965), fase. TV e V.
44) Per cogliere l'atteggiamento del Tommaseo nei confronti del Buchez, può essere interessante riportare l'omonima voce del Dizionario estetico, Venezia, 1840, p. 58. ce E tale [degna di lode] a noi pare la piccola scuola del signor Buchez, il quale, già discepolo del Saint Simon, distaccatosi da que' matti amatori del meglio non preparato e non isceverato dal male, rivenne alle tradizioni della cattolica filosofìa, e con la scienza profana misesi ad illustrarle, e le volle applicate alle nuove necessità della vita... Ma non possiamo negare che, per cosa francese, quella scuola presenta molta bontà d'intenzioni, e solidità e coerenza ... Io dico che questo Europeo, con l'Università Cattolica, sono i due migliori giornali .
45) Sulla concezione a chiesastica della società, peculiare di molti pensatori del Risorgimento italiano, cfr. E. PASSERIN D'ENTRÈVES, Per una storia religiosa del Risorgimento, in La Nuova Italia, a. XIII (1942), pp. 139-143; In., Le a Religioni del Progresso cit.; per alcune osservazioni sull'argomento, cfr. W. MATURI, Interpretazioni del Risorgimento, Torino, 1962, p. 600.