Rassegna storica del Risorgimento
ITALIA POLITICA INTERNA 1865-1867; MENABREA DI VAL DORA LUIGI F
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1975
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Luciana Duranti
appoggio al ministero. Questo perché la questione della Regia secondo Guiccioli si presentava sotto due aspetti: se lo Stato dovesse affidare i tabacchi air industria privata e se l'operazione dei 180 milioni fosse il mezzo migliore per provvedere ai bisogni della finanza : si trattava di due specie di opposizione a cui si sarebbe aggiunta quella di coloro che temono che Tinte-resse pubblico venga sacrificato al privato e che l'ingordigia degli speculatori trovi la via per influire sulle determinazioni del Governo e del Parlamento .x 11 disegno di legge, che incontrò una certa simpatia da parte di Minghetti e Ricasoli, Massari e Menali rea, e fu combattuto da Ferrari e Rattazzi, Sella e Dina, trovò la recisa avversione di Giovanni Lanza, che lasciò il seggio di presidente della Camera per attaccarlo e si dimise prima della votazione nel convincimento che politicamente ed economicamente esso potesse nuocere al paese ravvisandovi un indirizzo amministrativo che non poteva assolutamente approvare : Io tengo per fermo che le finanze, particolarmente per quanto riflette rassetto dei tributi, debbono essere esercitate dal ministero: altrimenti voi abdicate alla parte più importante delle vostre attribuzioni, a quella che è la pietra angolare del regime parlamentare . In seguito all'atteggiamento di Lanza, Menabrea stesso venne in aiuto di Cambray-Digny per spiegare quali fossero i vantaggi del progetto, che si potevano schematizzare in tre considerazioni: ottenere a condizioni più vantaggiose di quelle che si possono ottenere diversamente la somma di 180 milioni, la quale, unita a 50 milioni di stock attualmente esistente di tabacchi produce la somma di 230 milioni, che può bastare pei due anni 1868 e 1869; impegnare l'interesse privato affinché si sviluppi maggiormente il prodotto di quella regia medesima: infine indurre in codesta amministrazione tutti i miglioramenti che l'industria privata sola in questi momenti è capace di recare ad una amministrazione di quel genere .37) Per questo progetto, in seguito alla divisione della Destra, il ministero rischiò la crisi e in quel momento il Cambray-Digny compendiò in sé la questione ministeriale. Ma il Governo indebolito ebbe l'aiuto del terzo partito e fu su un ordine del giorno di Morti ini che il ministero chiese la fiducia, accordatagli con 205 voti favorevoli contro 161; questa votazione decise anche la sorte del terzo partito che, ridotto a Mordini, Correnti, Bargoni, Ca-dolini e altri tre o quattro amici, si legò decisamente al ministero: dei 45 agostiniani del dicembre 1867, gli elementi di Destra erano tornali nella maggioranza ministeriale, quelli di Sinistra all'opposizione e così fece anche De-pretis, che in questo momento si staccò da Mordini.
Per completare il quadro dei provvedimenti finanziari presi dal secondo ministero Menabrea, occorre parlare del corso forzoso. In seguito alla proposta di abolizione avanzata da Alessandro Rossi il 10 marzo, era stata approvata la richiesta, da parte del Corsi, della nomina di una commissione di sette membri perché prendesse cognizione dello stato generale della circolazione cartacea, dei rapporti degli istituti di emissione col Governo e con le pubbliche amministrazioni e degli altri fatti che avrebbe stimato opportuno, al doppio scopo della riduzione interinale e della cessazione definitiva del corso forzoso .3S
35) A. GUICCIOLI, Qumtmo Sella, Rovigo, 1887, p. 185.
36) CAMERA DEI DEPUTATI, Atti parlamentari. Discussioni, Icgisl. X, scss. 1868, 6 agosto, pp. 7969 e 7972.
37) Ibidem, 7 agosto, p. 8017. M> Ibidem, 10 marzo, p. 4803.