Rassegna storica del Risorgimento

UNIVERSIT? DI ROMA STORIA 1870-1871
anno <1975>   pagina <41>
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// giuramento dei professori a Roma 41
posto giuramento, e contro la violazione dei diritta acquisiti, che ci riserbiamo di sostenere con ogni mezzo di legge. Ricusiamo dunque il giuramento, e come illegalmente imposto, e come lesivo di sacri doveri della nostra coscienza, disconveniente al nostro onore, e contrario alla libertà dell'insegnamento .16'
Il professor Tancioni infine inviava un'altra lettera al Rettore, che La Voce della Verità riporta integralmente. Essa dice: La risposta al suo pregia­tissimo del 2 ottobre corrente, avente per oggetto un tal atto di giuramento, mi reco a premura di parteciparle, che come Cattolico non posso, come Ro­mano non devo, e come esercente una liberissima professione non voglio giurare .17) Questo professore fu. runico che, fra gli appartenenti alla facoltà di medicina, si rifiutò di giurare, forse perché questi docenti si rendevano conto più degli altri di quanto fosse arretrato, rispetto al progresso scientifico, il metodo d'insegnamento voluto dalPantico Governo.
La Capitale riporta l'elenco di coloro che non aderirono al giuramento, **' che furono tredici contro i diciotto che invece giurarono, sempre parlando dei professori che già insegnavano nell'Università di Roma prima del 1870. Non furono quindi molti coloro che preferirono allontanarsi dalle proprie cat­tedre e, fra questi, alcuni lo fecero molto a malincuore, come si legge ne La Capitale a proposito del professor Chelini, docente di meccanica razionale, che nel partire da Roma per ordine del superiore del suo ordine religioso, espresse con i suoi amici, il rammarico che sentiva nel non poter contannare il suo magistero anche dando il giuramento, perché le regole, che in un mo­mento di aberrazione aveva promesso osservare, glielo proibivano .19)
Comunque, anche se la maggioranza aderì al nuovo stato di cose, l'improv­viso vuoto creatosi nelle varie facoltà costituiva un gravissimo problema, come aveva acutamente predetto L'Opinione che si esprimeva in questi termini: Come saranno surrogati i professori che recusassero? [...] Abbiamo supposto che siano non più di dodici. Nelle altre principali Università d'Italia, si tro­vano, ninno ne dubita, professori che valgono quanto loro e assai più di loro. Ma volete privare le altre grandi Università de' migliori loro professori? [...] L'insegnamento superiore è si prospero in Italia che si possa creder cosa facile la nomina di 12 buoni professori nell'Università di Roma, senza scapito delle altre?.20)
Tutto ciò fu purtroppo una realtà, tant'è vero che, all'aprirsi del nuovo anno accademico, molte cattedre risultarono vacanti, con grave disagio per gli studenti. Ne è prova una lettera di protesta firmata da 25 allievi della Facoltà di matematica,2') che non potevano frequentare le lezioni di meccanica pra­tica, appunto per la mancata sostituzione del professore dimissionario.
MARIATERESA BACA
w) Lettera scrìtta il 22 ottobre 1871, senza firma, A.C.S., Ministero P.I., Istruzione
Superiore, b. 46.
17)
La voce della Verità, a. 1, 12 ottobre 1871, n. 52.
M> La Capitale, a. II, 7 ottobre 1871, n. 374.
9) Ivi.
2) L'Opinione, 5 ottobre 1871 oit.
2t) A.CJ5., Ministero P.I., Divisione personale, fascicolo personale del professore
Mattia AzzareDi.