Rassegna storica del Risorgimento
ELEZIONI AMMINISTRATIVE ROMA 1892
anno
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1975
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47
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Elezioni amministrative a Roma 1892 47
viso aperto. Il socio Colaci lo ne concluse che se il partito radicale non preparerà le elezioni con maturità e previdenza, lavorando nel coreo dell'anno, dovrà condannarsi eternamente a servire di sgabello agl'altri partiti che ne abusano da vent'anni in qua, mentre la democrazia, preparandosi, potrebbe essa stare arbitra della situazione. Il socio Nathan, confermando le proporzioni statistiche citate dal socio Col a cito, ne trasse la conclusione che i clericali aperti, alleandosi con quei moderati che sono clericali coperti, potrebbero disporre della maggioranza in Consiglio. Ragione questa per cui egli propugnava che i radicali andassero alle urne ad ogni costo, anche col proprio sacrificio, perché fosse evitata la vittoria clericale.23) Assicura La Capitale che le parole del Nathan non servirono a calmare l'assemblea: La discussione si prolungò sempre più animata. Parecchi furono gli ordini del giorno, e due votazioni riuscirono dubbie . Alla fine, però, dopo gli appelli alla concordia, si finì per confermare la fiducia ai rappresentanti del Circolo presso il Comitato degl'undici, sebbene gl'umori dell'assemblea ai fossero manifestati ostili e severi contro l'opera di quel Comitato che in tal modo intende l'opera di fondere le diverse gradazioni del partito liberale.24)
Confermando la sua fiducia nei propri rappresentanti in seno al Comitato centrale, il Circolo radicale rinunciò ad insistere sul nome di Nathan ed approvò la candidatura Mazza.
Non appena fu resa pubblica la lista liberale, l'associazione Giuditta Ta-vani Arquati e il Circolo G. Mazzini si riunirono in seduta straordinaria per approvare un ordine del giorno con cui presa conoscenza della lista dei candidati liberali proposti per le imminenti elezioni amministrative , e, considerando che colla esclusione di Ernesto Nathan si è voluto negare al partito repubblicano la propria rappresentanza , protestavano contro l'imposizione subita, con manifesta parzialità dal Comitato centrale liberale, pur invitando i soci ad intervenire alle urne per combattere i clericali .2S)
La protesta delle due associazioni repubblicane fu fatta propria, oltre che dalla Capitale anche dalla Tribuna.26) Per il giornale diretto da Attilio Luzzatto l'esclusione di Ernesto Nathan dalla Usta liberale era del tutto ingiustificata. Quali seri motivi, si domandava l'articolista, potevano aver indotto il Comitato degli 11 a chiudere la strada del Campidoglio all'esponente democratico? Si era giunti a bocciare Nathan solo perché questi, essendo assessore, si astenne dal voto, allorché la Giunta Comunale, in via straordinaria, deliberò di ringraziare la Regina per un dono fatto alla scuola professionale? 0 si voleva addebitare al Nathan
) Ivi.
2*) Ivi.
25 ) Cfr. La Capitale, 18-19 giugno 1892, p. 2, Per le elezioni amministrative, a Quest'ordine del giorno fu il commento dell'organo radicale mostra una volta di più come il partito repubblicano, che ha fama d'intransigenza, sia assai meno intransigente di certi moderati che per fortuna non sono che una dozzina che iersera alla slessa ora, al * Circolo Savoia " deliberavano di non votare i nomi di Pilade Mazza, del Veraldi e del Casciani . Sempre a proposito di a certi moderati intransigenti , La Capitale cosi aveva scrìtto qualche giorno prima che venisse pubblicata la lista liberale: ce Esortiamo certi moderati intransigenti a non abusare dell'abnegazione altrui, per esercitare i soliti atti d'intrigo e d'intolleranza, perché anche il patriottismo alla fine dei conti ha un limite, e non è lecito in suo nome far trangugiare ciò che sardine ostico di troppo (La Capitale, 14-15 giugno 1892, p. 1, / radicali e le elezioni amministrative). 26) 18 giugno 1892, p. 1, Elezioni amministrative.