Rassegna storica del Risorgimento
ELEZIONI AMMINISTRATIVE ROMA 1892
anno
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1975
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Elezioni amministrative a Roma 1892 55
seriazioni politiche fondate e dirette da operai, dunque vi sono i tre elementi necessari, per iniziare la lolla di elasse; vi è rorganizzazione, vi è H criterio ara* ministrativo, vi è il criterio politico. E se tutte queste associazioni invece di persistere a stare unite con comitati borghesi, avessero in quest'anno coraggiosa* mente iniziata la lotta elettorale con una lista prettamente operaia, se pure non si fosse riusciti materialmente, si sarebbe però ottenuta sempre la vittoria morale, attesoché la caduta per la propria causa è moralmente superiore alla vincita per la causa altrui . A giudizio dell'oratore, se i rappresentanti delle associazioni operaie non s'erano ancora decisi ad intraprendere questo nnovo sistema di lotta, ciò dipendeva da certi'vizi organici esistenti in eeno alle associazioni medesime e da una soverchia fiducia, che si pone in loro, eleggendoli ripetutamente a quelle cariche. Secondo lo spazzolalo, era semplicemente arbitraria la deliberazione presa dalle 37 associazioni operaie di associarsi al comitato liberale accontentandosi di due sole candidature, secondo noi affermava non solo inutili, ma dannose, perché illudendo e sfibrando la classe operaia, impediscono che questa possa seriamente organizzarsi per la lotta di classe . Chiamiamo questa deliberazione arbitraria precisava Cium
perché i medesimi (i rappresentanti delle associazioni, n.d.r.), prima di co-stituirsi in comitato centrale, dovevano convocare le singole assemblee ed interrogare i loro soci sopra la lotta elettorale; e se come abbiamo detto i criteri della maggioranza erano per la lotta di classe, per quest'anno si aveva sicura la vittoria morale, e forse per quest'altr'anno la vittoria materiale, attesoché se ogni associazione avesse chiamato a raccolta tutti gli operai, che ancora non si curano di essere elettori, perché sfiduciati, la falange degli elettori operai si sarebbe accresciuta di parecchie migliaia di nuovi militi, che avrebbero assicurata per l'avvenire la vittoria . Cosa dire, poi ai domandava l'oratore della tesi sostenuta dagli operai filoliberali, secondo cui bisogna combattere uniti al borghese, per impedire che 'al potere ci vada il prete ? Ciò che fa il prete
rispondeva non è solo l'abito, ma sono le azioni, e dei preti di azione ve ne sono in tutte le classi sociali, ed in tutti i partiti politici : sono i preti sfruttatori , tutti coloro cioè che, presentandosi nelle elezioni sotto il colore politico più opportuno, giunti al potere, danno a tutti gli uomini coscienti, che vogliono il lavoro, e tutto il frutto del proprio lavoro, il rimpatrio, l'ammonizione, i processi, il carcere, le fucilate, ed ai buoni, cioè ai cretini la pappa delle cucine economiche . Ora, o compagni sentenziava Ciurri fra queste due classi di preti, il prete religioso, ed il prete politico, ambedue per noi dannose, è inutile la scelta . Iniziamo esortava la lotta elettorale basandoci sulle sole nostre forze, impadroniamoci dei comuni, impadroniamoci dei parlamenti, e allora tutti i difetti dell'organismo sociale saranno abbattuti, e la società sarà trasformata in una colonia, che istruita e lavoratrice ad un tempo, potrà colla scienza, con la ragione, e con l'esperienza, raggiungere la propria perfettibilità . **)
56) ivi, p. 11.
57) Ji;, p. 11 8gg.
58) A chiusura della conferenza Ciurri delineava i doveri del consigliere comunale operaio . Abbiamo stabilito disse che, dato il fatto che la lista operaia trionfasse, si eleggerebbe subito un comitato operaio di vigilanza, che dovrebbe aver lo scopo di raccogliere tutte le idee ed i reclami degli operai in genere, e dovrebbe trasmetterli ai consi-