Rassegna storica del Risorgimento
IRREDENTISMO; QUESTIONE ADRIATICA
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1975
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Irredentismo e questione adriatica
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moìns voilée, que beaueoup d'Italiens, et non des moindres, nounssaient contro l'Autriche :6) ciò avrebbe contribuito ad allargare le fenditure che già incrinavano la Triplice Alleanza. ,
Il rapporto redatto da Loiseau durante il soggiorno romano e trasmesso al Quai d'Orsay nel giugno 1899,7> doveva costituire per il suo autore la base di una successiva e più compiuta disamina delle relazioni italo-austriache. Infatti, quale risultato conclusivo delle indagini effettuate, due anni dopo dava alle stampe a Parigi il volume Uéquìlibre adriatigue, che, senza rappresentare un successo editoriale, gli confermava nondimeno, per i qualificati apprezzamenti da parte di singole personalità e circoli politici italiani, la reputazione di osservatore attento e radioso competente; lo stesso Di San Giuliano gli riconosceva il merito d'aver richiamato l'attenzione dell'opinione pubblica della penisola sulla questione balcanica e di averla particolarmente sensibilizzata intorno agli interessi italiani in Albania. La tesi centrale della rivalità italo* austriaca nei Balcani sostenuta dallo scrittore francese come pure le previsioni formulate sugli sviluppi di questo confronto, per -altro legato intimamente al nodo delle terre irredente, troveranno una verifica largamente esatta negli avvenimenti internazionali degli anni seguenti.
Elementi e deduzioni già illustrati da Loiseau nel suo citato rapporto a Delcassé. Questo documento sull'esposizione del conflitto di potenze nel bacino dell'Adriatico inizia con un breve profilo storico dell'irredentismo in cui l'autore, pur nelle sue simpatie per la causa degli slavi meridionali acquisite dal contatto con l'ambiente intellettuale croato di Ragusa, è portato ad appoggiare la tesi italiana, per la sagace considerazione che la ricerca dell'amicizia con l'Italia costituiva obiettivo prioritario della politica estera di Parigi al paragone del sostegno passionale di un movimento nazionale jugoslavo le cui aspirazioni che Loiseau, lo ripetiamo, auspicava si accordassero con quelle dell'irredentismo italiano incontravano diffidenza ed ostilità presso il governo di Roma. Accordo tuttavia ritenuto realizzabile, al di là di radicate prevenzioni e di difficoltà non trascurabili, anche e soprattutto grazie alla mediazione della sia pur superficiale e più che altro fatto culturale italianità dalmata, della quale era compenetrata la stessa famiglia Vojnovdc che si batteva per l'unità ed indipendenza nazionale jugoslava.8)
Il documento si rivela nel suo complesso un'acuta diagnosi delle relazioni italo-austriache al finire dell'Ottocento e, a conclusione, avanza interessanti suggerimenti, scaturiti da un punto di vista di cui abbiamo fornito alcune anticipazioni, sulle direttrici politiche del Quai d'Orsay. Valutando nei dettagli la prima parte del rapporto, dedicata al conflitto delle nazionalità nel Trentino e nel Litorale, apprezzabile appare il quadro differenziato della realtà etnica e dei problemi economici, politici, amministrativi afferenti queste due
) Ibidem, p. 72.
7) La seconda parte del documento quella che a noi interessa specificamente dal titolo Relulions austro-italiennes: Conflitti de nalionalìtés dans le Trentin et sur le Lìttoral autrichien. Irrédentime et questiona connexes e destinata alla Direzione politica del Quai d'Orsay, si trova negli Archivcs diplomutiquea du Ministèri des Affaire* étrangèrcs, Nouvelle Serie Europe-Levant 1897-1914, Autriche-Hongrie, fase. 25 (Politìque étrangere: Triple AUùmce), fogli 125-162.
8) Relation* austro-Ualiennes, doc. cit.; cfr. Cu. LOISEAU, L'équilibre adriatique, Paris, 1901, pp. 81, 85.