Rassegna storica del Risorgimento

MARTINI FERDINANDO
anno <1975>   pagina <479>
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F. Martini governatore in Eritrea 479
che precludesse la via ad ogni velleità di ripiegamento e di abbandono dell al­tipiano,81) Martini iniziò così l'opera di riorganizzazione amministrativa e di valorizzazione economica della colonia alla quale legò, fra consensi e contrasti anche vivacissimi, il suo nome. L'analisi ed un tentativo di bilancio di tale opera devono essere ovviamente rinviati ad altra e sperabilmente abbastanza prossima occasione. Fra luci e ombre, essa non sembrò comunque smentire del tutto il commento apparso ai primi del secolo sulla rivista ni Napoleone Co-lajanni: La politica coloniale degli italiani è sempre stata a scartamento ri­dotto: di grandioso veramente non ci fu che la sconfitta di Abba Carima. '.
ALBERTO AQUARONE
spesa per quell'esercizio risultò invece di 9,80 milioni, contro i 16,7 del 1897-98 ed i 48,97 del 1896-97. Cfr. RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO, II bilancio del regno d'Italia negli esercizi finanziari dal 1862 al 1912-13, Roma, Tip. dell'Unione Editrice, 1914, p. 184.
81 ) Particolarmente pressanti furono, a tal fine, le insistenze di Martini affinché il governo si decidesse a dare il via alla prosecuzione della linea ferroviaria Massaua-Saati verso l'altipiano. In un suo rapporto riservato al ministro degli Esteri, datato Massaua, 25 febbraio 1898, dopo aver accennato allo sfiduciato malcontento fra le popolazioni dell'altipiano , timorose di essere abbandonate e di vedere sostituire al nostro dominio quello de' Signori dell'Agame o del Tigre e ricominciare le sevizie e le stragi , egli così concludeva: Circa poi alla sicurezza della Colonia, il mantenerla sarà opera mia indefessa. Ho esposto alla S.V. in quali condizioni essa versi oggi. Niun dubbio che a rassicurare tutti, a por fine alle incer­tezze, più d'ogni altro provvedimento varrebbe (e forse esso solo avrebbe effetti sicuri e dure­voli) il metter mano al tratto di ferrovia da congiungere Saati con Ghinda e con Baresa; ciò che potrebbe farsi senza maggiore aggravio della finanza coloniale, così percossa e stre­mata oggi dalla spesa dei trasporti . Cfr. ASMAI, pos. 3/18, fase. 145. Al che Rudinì rispon­deva che l'ambiente parlamentare non era affatto favorevole per introdurre proposte di co­struzioni ferroviarie e qualsiasi atto che affermi il volere di permanere sull'Altopiano si presterebbe a commenti sfavorevoli. La lettera del 21 marzo 1898 in DDI, cit., n. 403, pp. 296-297. Alla fine Martini riuscì, faticosamente, ad ottenere la ripresa dei lavori per la prosecuzione della linea ferroviaria fino a Ghinda, sull'altipiano. Tra il marzo 1900 e l'ottobre 1901 fu completato il tronco Saati-Mai Atal. (Il tratto originario Massaua-Saati, di soli 27 km., era stato compiuto fra il 1887 ed il 1888 ed era allora in pessime condizioni). Su tutta la questione, sulla quale non è possibile soffermarsi qui, cfr. FRANCESCO SCHUPFER, Il problema ferroviario dell'Eritrea, in Nuova Antologia, voi. 208, 16 luglio 1906, pp. 288-315. ffi) Per un esempio delle critiche mosse in colonia all'operato di Martini cfr. l'opuscolo anonimo Cose coloniali. Estratto dal giornale La Patria, Corriere d'Italia, nn. 114-125-127-131, Roma, Stab. Tip. Carlo Mariani e C, 1901. Ma di ben maggior rilievo fu la polemica suscitata nel 1909 dagli addebiti di vario genere mossi aU'anuninistrazione di Martini in Eritrea nella relazione, stesa a nome della Giunta del bilancio della Camera dal Saporito, sui e Conti consuntivi della Colonia Eritrea per gli esercizi dal 1901-02 al 1905-06 . Martini si difese con una lettera-memoriale a Saporito, datata Roma, 5 gennaio 1909, e trasmessa per conoscenza al ministro degli Esteri Tittoni con lettera del 20 gennaio, di cui copia si trova in ASMAI, pos. 165/1, fase. 3. (In questo stesso fascicolo si trovano gli appunti di cui si servì Martini per rispondere alle osservazioni di Saporito. Il testo della relazione di que­st'ultimo ivi, fase. 2). Per la polemica di stampa che ne segui v. soprattutto, alla data 24 gennaio 1909, II Corriere d'Italia, Il Messaggero, La Tribuna e VAvanti! Non troppo atten­dibile, date le inesattezze che si riscontrano spesso nella sua opera, la testimonianza dello stesso VINCENZO SAPORITO, Trenta anni di vita parlamentare, Roma, Fratelli Palombi, 1926, pp. 95-96. Per un altro bilancio piuttosto critico dell'operato di Martini v. infine G. MER­LONI, // governo civile in Eritrea, in // Messaggero, 9 dicembre 1905,
) Gli avvenimenti e gli uomini, in Rivista popolare di politica lettere e scienze so­ciali, a. K, n. 3, 15 febbraio 1903, p. 58.