Rassegna storica del Risorgimento
MUSEO DEL RISORGIMENTO DI MANTOVA
anno
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1975
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pagina
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491
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II Museo del Risorgimento di Mantova 491
il nesso tra le ricerche limitate ed i temi più impegnativi è talmente intimo che ormai non può essere spezzato e allentato; né è piccolo merito questo della ripresa storiografica, al di là dei lìmiti dell'aneddotica o della mera presentazione di documenti. D'altro lato i congressi, le discussioni e gli incontri tra studiosi di varia e contrastante preparazione culturale hanno favorito non solo l'inserzione degli storici italiani nel più vivo dibattito della cultura europea, bensì anche il formarsi di nuclei di appassionati ricercatori, di lettori attenti e informati.
In tutto questo periodo si è cercato da parte nostra di tener fede alla premessa del primo volume del 1961, e insieme di ampliare ove possibile l'orizzonte culturale e la prospettiva storiografica. Particolare attenzione è stata riservata allo svolgersi della civiltà mantovana dal '700 ai nostri giorni nella direzione politica, sociale, economica, letteraria senza esaltazione municipale e senza falsa modestia; sin dall'inizio è stata avvertita la necessità di avvicinare, sotto il profilo storio-grafico, l'età del Risorgimento a questo nostro tempo, tanto che, ad es. nel '61, accanto a contributi sul Nievo o sui garibaldini mantovani o sulle manifestazioni antiaustriache, il volume reca uno scritto di Fraecalini {La crisi dei giovani nel 1943), che apre una sezione a sé di documenti, memorie, riflessioni concernenti la storia contemporanea. Così, analogamente, nel '62 e nel '64, sono da segnalare gli scritti di Roberto Cessi: Carattere e forme della resistenza italiana; Pour une interprétation rationnelle de la Résistence .
Un secondo elemento che ha caratterizzato la pubblicazione degli Atti e memorie è il tentativo di offrire, di tanto in tanto, un panorama unitario di un periodo storico, sia collegando tra loro vari saggi esplicitamente richiesti agli studiosi, sia centrando il discorso su un tema fondamentale, sia mettendo a frutto qualche iniziativa di convegni storici locali; non solo per scendere in profondità circa qualche problema o per verificare, anche sul Mantovano, ipotesi di lavoro valide per altre province e regioni, ma anche per saggiare in base ad angolazioni più moderne ed aggiornate qualche momento e periodo significativo della storia locale e non : esempi se non cospicui, certamente interessanti di un vigoroso risveglio in tali campi di ricerche. Tale è il caso per il 1962 degli Studi sulla dominazione francese e austrìaca nel Mantovano (1797-1817); o per il 1965 de II giornalismo dalla rivoluzione francese al Congresso di Vienna; o per il 1966 degli atti di un convegno storico sul tema: La situazione politica del Veneto e di Mantova dal 1859 al 1866* con relazioni di Cessi, Blaas, De Maddalena. Il saggio di Richard Blaas, direttore dell'Archivio di Stato di Vienna, si trasformò poi in un ampio volume, edito dalla Deputazione di storia patria per le Venezie {Dalla rivolta friulana alla cessione del Veneto); e il saggio di De Maddalena divenne il primo capitolo dell'importante opera: Centocinquanfanni di vita economica mantovana (1815-1965), a cura della Camera di commercio di Mantova.
Un terzo aspetto infine degli Atti e memorie del Museo scaturisce dal tentativo di riscoprire attraverso profili biografici, rassegne bibliografiche, analisi storiche di momenti particolari alcune significative figure del passato, qualche nesso tra problemi politaci o religiosi italiani e stranieri, alcuni momenti di storia economica e sociale nel Mantovano anche dopo il 1866. In tal senso sono da rammentare i saggi di Arri goni, Cella, Terzi, Deambroais, Fraecalini, Bacchiega ecc. circa il patriota Manfredini, Giovanni Marangoni, il matrimonio Garibaldi-Raimondi, i garibaldini in Bosnia nel 1875-76, protestanti e riformisti nel Risorgimento, le comunicazioni ferroviarie nel Mantovano, l'età giolitiiana ecc. Due ricerche di carattere unitario, in vista di una ricognizione di ampio raggio in senso bibliografico e documentario, sono rappresentate dalla serie di saggi di Paladini