Rassegna storica del Risorgimento
MUSEO DEL RISORGIMENTO DI MANTOVA
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1975
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Libri e periodici
singolo barone o della capitale. Rimasero salde, in tal modo, al di là delle trasformazioni occasionali, le strutture feudali della società del Mezzogiorno, nella quale le singole unità produttive tendevano ali'autosufficienza e la rendita era comunque indirizzata al consumo piuttosto che essere reinvestita, finendo generalmente per centralizzarsi a Napoli, la quale, nel Seicento e nel Settecento, visse e si sviluppò soprattutto sulla rendita che [proveniva] ai baroni dalla provincia a (p. 10).
il volume, costruito con ricerche analitiche su singoli fendi e masserie notevole interesse riveste pure il capitolo conclusivo sui Salariati in Puglia , offre quindi una visione unitaria del processo economico dell'Italia meridionale nei secoli in argomento e fornisce al tempo stesso elementi significativi sulla sua classe dirigente.
CARLO VERDUCCI
GIUSEPPE GULLINO, La politica scolastica veneziana nell'età delle riforme (Miscellanea di studi e memorie, XV); Venezia, Deputazione di storia patria per le Venezie, 1973, in 8, pp. 182. S.p.
Accompagnato da una ricca appendice documentaria (statuti delle scuole, distribuzione di esse, obblighi dei maestri ecc.), il lavoro costituisce una succosa ricerca intorno alla scuola veneziana negli ultimi decenni del '700, da un lato illustrando la fioritura di istituti, lo spirito di riforma , le leggi che tra il 1770 e il 1780 incisero nel sistema dell'istruzione, dall'altro valutando fatti politici e culturali, persone (ad es. Gasparo Gozzi) e iniziative congiunte con il oc problema dell'istruzione. Li tal senso lo sviluppo del sistema scolastico è rappresentato dagli inizi dell'attività riformatrice in avanti (necessità e velleità) circa le scuole superiori e quelle dei sestieri, con dati statistici sulla popolazione scolastica, descrizione di strutture educative pubbliche e private, pubblicazione di programmi e schemi di lezione: ce Alla vigilia della sua caduta Venezia poteva quindi presentare una organizzazione educativa che nell'ultimo ventennio era stata ristrutturata pressoché in ogni settore, dal vertice dell'università fino alle radici delle scuole inferiori; e furono proprio queste ultime, con tutta probabilità, a presentare gli aspetti più nuovi e interessanti della riforma (p. 89). Non venne tuttavia portato a termine, per la crisi del riformismo, quel decisivo rinnovamento che solo la coscienza di un'istruzione a. per tutti avrebbe reso possibile; tanto più che i provvedimenti riformatori, attuati in città, non vennero estesi al mondo del contado. Significative e di carattere generale sono le osservazioni a tale proposito del Cipolla (Istruzione e sviluppo. Il declino dell'analfabetismo nel mondo occidentale, Torino, Utet, 1971, pp. 61-67) sulle idee circa l'educazione elementare, popolare circolanti verso la fine del '700 in vari paesi europei.
RENATO GIUSTI
ENRICO DE SIMONE, Il Banco della Pietà di Napoli 1734-1806; Napoli, Institut International dUistoire de la Banque, 1974, in 8 pp. XIII-344. S.p.
Dna breve segnalazione per questa fitta e densa opera del giovane collaboratore del Demarco, il quale porta avanti il suo ambizioso programma di descrivere minuziosamente la strattura creditizia napoletana prima dell'unità, collegandosi quindi implicitamente al discorso che per i decenni successivi ha svolto e svolge essenzialmente Luigi De Rosa.
In questo contesto il Banco della Pietà, questa tipica istituzione controriformistica nel cui momento formativo hanno così gran parte i Teatini coi loro stesso fondatore ed il cardinale arcivescovo Alfonso Carafa nella tematica riccamente illustrata da Romeo De Maio, il Banco della Pietà, dicevamo, riveste un ruolo più che ragguardevole, al quale non a coso contribuirono con lasciti cospicui ministri di particolare autorità nella vita pubblica napoletana, come il Villano, protagonista della polemica anticuriale del duca d'Alcalà, nel Cinquecento, ed il Carrillo Salcedo luogotenente di Camera nel secolo successivo.
L'A. ferma tuttavia la sua attenzione esclusivamente sul periodo settecentesco borbo-