Rassegna storica del Risorgimento
MUSEO DEL RISORGIMENTO DI MANTOVA
anno
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1975
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pagina
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507
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Libri e periodici 507
GIULIO ANDREA BELLONI, Carlo Cattaneo e la sua idea federale, a cura di GIUSEPPE AR-MANI (Domus Mazziniana, Collana scientifica, 14); Pisa, Nisrri-lischi, 1974, in 8, pp. 157. L. 2.800.
Punto di arrivo di un lungo studio sul Cattaneo, il lavoro del Belloni, ottimamente curato dall'Armani (noto per una pregevole bibliografia cattaneana), è da leggere in senso et storico per il momento in cui venne completato, per il clima politico-spirituale cbe sottintende, per la lezione di cultura ce militante che se ne ricava nel quadro di speranze e illusioni durante gli anni della seconda guerra mondiale. In tal senso a noi interessa l'introduzione nella quale viene puntualmente ricostruita accanto alla vicenda editoriale la dimensione, occasionale e non, die diede l'avvio allo studio del Belloni; ed analogamente a noi interessa la figura del Ghisleri che compare (e non soltanto sullo sfondo) come interlocutore, quasi ad ogni pagina, del Cattaneo e del Belloni ad un tempo, con le sue iniziative editoriali per il recupero dello scrittore milanese, con i suoi orientamenti repubblicani, con la sua civile battaglia contro il fascismo. Il che ben chiaramente risulta dalla corrispondenza che l'Arniani pubblica, traendola dagli archivi della oc Domus mazziniana di Pisa. Diviso in due parti (biografia; il federalismo), il lavoro si raccomanda dunque non tanto per la garbata sintesi della vita del Cattaneo dai primi scritti (sui quali abbiamo ora i bellissimi saggi di Sestan e di Ambrosoli) fino all'attività politica nel '48, al Politecnico, alla morte quanto piuttosto pel ripensamento del federalismo come dato determinante del pensiero politico di Cattaneo, e quindi del suo programma di progresso e di libertà (...). Lo scritto del Belloni, l'ultimo di qualche importanza da lui dedicato al Cattaneo, si collega cosi a quello di Bobbio che, come ha ricordato Luigi Ambrosoli, appartiene agli ultimi mesi della Resistenza, quando occuparsi del Cattaneo significava ricercare nel pensiero del redattore del w Politecnico " un programma che conservasse validità ed attualità, e, per tal via, si congiunge ai successivi interventi di chi, nella situazione da cui ancora non è riuscito a sollevarsi il nostro paese, non cessa di operare perché la ragione trovi finalmente il suo campo e molte cose del nostro presente siano presto comprese tra quelle da affidare a un non rimpianto passato (p. 44).
RENATO GIUSTI
ACCADEMIA NAZIONALE DEI LINCEI, Atti del convegno sul tema: Mazzini e l'Europa (Roma, 9-10 novembre 1972); Roma, Accademia Nazionale dei Lincei, 1974, in 8, pp. 126. L. 3.000.
Non so se per una sensibilità particolare, o forse piuttosto a causa della sua più assidua frequentazione col mondo e con la cultura di lingua tedesca, lo studioso che maggiormente ha insistito sull'autentico cuore del tema, per così dire, il romanticismo, è stato il Valsecchi.
Dire che Mazzini è stato il personaggio più romanticamente europeo dell'Ottocento italiano, o addirittura che è stato il solo romantico in senso europeo (Manzoni è tutt'altra cosa, e basta leggere le belle pagine desanctisiane sulla diversa lettura ed acquisizione del Vangelo da parte dei due grandi) dovrebb'essere un po' il presupposto preliminare per questo che indubbiamente è uno dei più suggestivi temi di ricerca possibili, e che ai Lincei, nel centenario mazziniano, ha ricevuto una trattazione tra le più compiute e penetranti.
L'Europa come umanità, anzitutto, ed a formarla un'associazione di nazioni sempre vagamente e confusamente determinata nelle sue strutture istituzionali, questi i primi postulati su cui convergono Ghisalberti ed il compianto Salvatorelli (il primo aggiungendovi una paterna e quanto mai opportuna esortazione ai giovani a non lasciarsi stancare dalla tensione e dal turgore del linguaggio mazziniano, che è un'altra spia del suo pathos romantico).
Con Morgben, subito dopo, Ghisalberti conviene ncil'accentrare sul pensiero religioso, ancor meglio sulla religiosità, l'indagine mazziniana, e su questo punto, anch'esso tipicamente romantico, i due antichi discepoli od ammiratori del Buonaiuti, col fervore del mae-