Rassegna storica del Risorgimento
MUSEO DEL RISORGIMENTO DI MANTOVA
anno
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1975
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pagina
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513
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Libri e periodici
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vedere nel contesto in cui furono scritte. Oltre a queste, altre fonti risalgono agli archivi degli Esteri di Parigi e di Berlino; del tutto assente invece la documentazione russa, a ulteriore riprova della scarsa importanza attribuita al rapporto tra Londra e Pietroburgo che resta necessariamente in ombra in un conflitto che è visto innanzitutto come uno scontro tra gli altri due Imperi, quello austriaco e quello inglese.
GIUSEPPE MONSAGRATI
a Civiltà Cattolica , 1850-1945, Antologia, a cura di GABRIELE DE ROSA, voli. Il, Iti, IV (Biblioteca di politica e sociologia, 6): S, Giovanni Valdarno, Landi, 1971-1972, in 8, pp. 463, 1915. S.p.
Mentre per il primo volume della presente antologia ci permettiamo di rinviare alla nostra recensione sulla Rassegna (1973, pp. 479-481), per i rimanenti volumi desideriamo segnalare soltanto alcuni articoli più significativi nei diversi periodi di una Rivista, della quale la scelta antologica costituisce una sorta di guida al fine di intendere l'atmosfera, l'ambiente di certa pubblicistica cattolica, i temi e le polemiche più consistenti circa la cultura e la vita politica o religiosa in Italia dal 1850 in avanti; e proprio a tale scopo vale la pena di entrare subito in argomento, sfogliando i vari volumi che accolgono articoli dal 1853 al 1872, dal 1877 al 1918, dal 1918 al 1945. Se pel primo periodo l'atten-zione è rivolta al Piemonte cavouriano, e centrata sulle vicende politiche in Italia tra il '59 e il '61 (con particolare riferimento alla proclamazione dell'unità) e sulle elezioni politiche negli anni seguenti (cfr. gli articoli di Luigi Taparelli d'Azeglio, Carlo Maria Curci, Matteo Liberatore), per il cinquantennio successivo, fino alla prima guerra mondiale, la scelta antologica riguarda talune questioni che a lungo condizionarono la vita politica del nuovo Regno, i rapporti tra Io Stato e la Chiesa, la evoluzione del movimento cattolico in Italia ecc.: ad es. la questione romana e la legge delle guarentigie, l'associazionismo operaio, la partecipazione o meno dei cattolici alle elezioni politiche, l'atteggiamento di fronte alla guerra (interventismo o neutralismo), la lezione politica della rivoluzione russa del 1917, ecc. (cfr. gli articoli di Raffaele Ballerini, P. G. Graziosi, Enrico Rosa e altri). Un riferimento a sé merita il Mota proprio del pontefice Benedetto XV, in data 9 maggio 1918, con l'auspicio della pace.
Nel quarto volume infine (che si chiude con vari indici a miglior utilizzazione dell'opera) sono affrontati argomenti e problemi dibattuti nel periodo tra le guerre e concernenti aspetti politici e culturali: dalla fondazione del Partito popolare italiano (1919) alla conquista del potere da parte del partito fascista, all'oc Action francaise ed al nazionalsocialismo in Germania, dalla critica di scritti del Gentile o del Croce alla valutazione della dottrina della razza, allo scoppio della seconda guerra mondiale, all'atteggiamento della Chiesa nelle questioni politiche ecc. L'ultimo articolo, di Angelo Brucculeri, ci riporta al clima dell'immediato dopoguerra in vista delle prime elezioni amministrative e politiche, al comportamento dei cattolici nell'ora presente (1945), alle prospettive per il futuro: Lo Stato richiede oggi come non mai una disciplina internazionale, un nuovo diritto che allontani le catastrofi delle guerre e agevoli la cooperazione e la marcia delle nazioni sulle vie pacifiche della civiltà e del progresso: ebbene la Chiesa è la grande instancabile operaia della pace fra i popoli; essa che condanna il nazionalismo immoderato, essa che, scavalcando ogni barriera politica, col suo universalismo mira a creare l'unità fraterna fra gli uomini in qualunque meridiano si trovino, a qualunque Stato appartengano, qualunque sia la loro razza, la loro lingua, la loro cultura (p. 1869).
RENATO GIUSTI
MINO MILANI, Il movimento garibaldino in Lombardia (1859-1860); Pavia, Comitato pavese dell'Istituto per la storia del Risorgimento, 1969, in 8, pp. 103 S.p.
Ci sembra utile segnalare questo volumetto edito nel '69 (ma in realtà elaborato intorno al 1960-61, per esplicita dichiarazione dell'autore e per le indicazioni bibliografiche