Rassegna storica del Risorgimento

CAPUTO NICOLA; LECCE (DIOCESI) STORIA SEC. XVIIII-XIX
anno <1976>   pagina <9>
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Nicola Caputo tra religione e politica 9
In breve tempo, rinunciando ai benefici derivantigli dalla primogenitura e tacendosi dispensare dal prescritto servizio triennale, assunse gli ordina minori e, dopo appena poco più di un anno, il 20 settembre 1800 fu ordinato sacerdote.6) E probabile che la vocazione tardiva e la iscrizione alla Congregazione clericale dell'Assunta,7' abbiano contribuito a fargli svolgere seriamente non solo le man­sioni sacerdotali ma anche i compiti annessi all'ufficio di cappellano presso l'orfano­trofio della Casa Santa della SS. Annnunziata, e di canonico, dal 1805, nella chiesa metropolitana di Napoli.8) Se operò negli ambienti popolari della capitale, do­vette anche farsi una buona fama di predicatore ed acquistarsi la simpatia del ceto più elevato, dal momento che il generale Florestano Pepe lo riteneva una delle figure di maggior rilievo del clero napoletano.9) Certamente prima del pugno 1818 Ferdinando I lo aveva proposto a Pio VII per la nomina a vescovo di Tropea,1Q ma il 14 settembre dello stesso anno se ne disponeva il passaggio
vedremo più avanti, che quando Ferdinando I scriveva il 10 luglio 1821 al papa Pio VII per sottoporre i risultati di un'inchiesta sull'atteggiamento dell'episcopato durante i moti del 1820-21. riferendosi al Caputo affermava: Ha covati sentimenti non degeneri dalla sua famiglia rivoluzionaria (documento citato in G. M. MONTI, Stato e Chiesa durante la rivoluzione napoletana del 1820-1821, in Chiesa e Stato. Studi storici e giuridici per il de­cennale della conciliazione tra la Santa Sede e l'Italia, Milano, 1939, p. 65). Se la espres­sione del sovrano famiglia rivoluzionaria è da intendersi nel senso di tradizione rivo­luzionaria della famiglia possiamo senz'altro dar credito al Greco e pensare ad una ade­sione morale e reale del Caputo e dei suoi alla rivoluzione del '99.
6) Cfr. ARCHIVIO SEGRETO VATICANO (d'ora in avanti A.S.V.), Processus Consistoriales, voi. 215. f. 37v. Niente di rilevante durante l'iter canonico prima di giungere al sacerdozio: ad eccezione della brevità dei tempi già ricordata e della cresima ricevuta a 25 anni pochi giorni prima della 1 tonsura (e precisamente il 5 maggio 1799 e non il 21 aprile, come è indicato in R. RITZLER-P. SEFRIN, Hierarchia Catholica. Patavii, 1968, voi. VII, p. 238), compaiono le solite e generiche attestazioni relative alla buona condotta morale e civile, alla frequenza regolare dei sacramenti, alla prescritta pratica degli esercizi spirituali presso i Padri della Missione, e ad una normale costituzione, da parte del padre, del patrimonio sacro, consistente in 40 ducati annui da prelevarsi sopra le pensioni, frutti, affitti, ed entrate di una a masseria dell'estensione di moggia sessanta circa, arbuslata, vitata, e seminatorìa posta nel Casale di Casalnuovo (cfr. ARCHIVIO STORICO DIOCESANO, NAPOLI, Sacra Patrimonio, Pandetta II, fase. 2231).
7) Quella dell'Assunta era una delle tre congregazioni napoletane che raccoglievano il clero e che da tempo, secondo il De Maio, ne avevano interrotto la ce lunghissima tradi­zione d'ignoranza e di malcostume (cfr. R. DE MAIO, Società e vita religiosa a Napoli nell'età moderna (1656-1799), Napoli, 1971, p. 344) In particolare gli arcivescovi Spinelli e Sersale a ebbero vivissima coscienza dell'importanza pastorale delle tre congregazioni... Sersale, che pure aveva cooperato alla soppressione della Compagnia di Gesù, tenne subito a salvare la congregazione dell'Asinità, trasferendola nell'episcopio (ibidem, p. 281).
8) Cfr. P. SANTAMARIA. IIistoria Cottegli patrum Cononicorum Metrop. Ecclesiae Neapolitanae, Neapoli, 1900. Il riconoscimento del Santamaria nei confronti del Caputo è espresso in questi termini: a Vir omni laude et a pietate et a doctrina dignissimus .
9) Cfr. P. GRECO, op. cit., p. 9. Ma per la pratica dela predicazione cfr. anche A.S.V., Processus Consistoriales, voi. 215, E. 37v.
10) In data 13 giugno 1818 il ministro delle Finanze riceveva questa comunicazione: In veduta della supplica del Can.co della Cattedrale di Napoli Don Nicola Caputo, con cui ha domandato essere abilitato a prendere danaro ad imprestito per supplire alle spese, che dovrà fare in occasione della sua promozione al Vescovato di Tropea, per la quale S.M. Io ha già nominato al S. Padre, obbligando le rendite di quella mensa; la M.S. si è degnata di approvare, che il d.to nominato vescovo possa obbligare le rendite della mensa di Tropea