Rassegna storica del Risorgimento
PITTAVINO BONFIGLIO; SANTA ROSA PIETRO DE ROSSI DI; STATO E CHI
anno
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1976
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pagina
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36
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LA RELAZIONE DEL P. BONFIGLIO PITTA VINO SUL RIFIUTO DEI SACRAMENTI A PIETRO DI SANTA ROSA
Col resoconto che qui pubblichiamo la documentazione sulle drammatiche vicende che accompagnarono la morte di Pietro di Santa Rosa si arricchisce di una testimonianza che si affianca, per immediatezza, alle deposizioni rese davanti al giudice dalla vedova e dal conte di Cavour, *) e che le supera ambedue per ampiezza e completezza. H testo di cui ci siamo serviti proviene dalle carte della Legazione austriaca a Roma,2* assai ricche di notizie sul conflitto fra Stato e Chiesa in Piemonte, di cui la diplomazia austriaca aveva subito colto il significato emblematico per gli orientamenti politici del governo di Torino. Nella sua ricerca di appoggi in questo conflitto lo stesso cardinale Àntonelli aveva infatti creduto utile comunicare all'inviato austriaco conte Morie Esterhàzy il resoconto delle vicende che il curato di San Carlo aveva steso per i superiori ecclesiastici, e che a suo giudizio poteva in larga parte scagionare l'arcivescovo Fransoni delle accuse che da ogni parte gli si lanciavano. Questa era anche l'opinione dell'Esterhàzy, che inviando la relazione del Pitta vino allo Schwarzenberg ne dava il seguente giudizio:
Quelques soient, du reste, les torts que, par suite du caractère bien coiuiu de Mgr Fransoni, l'on soit autorisé à lui attribuer dans la grosse question qui nous occupe, et quelque ait été, dans le principe, la pensée intime du Gouvernement pontificai lui meme, le blàme, qu'on serait dispose à déverser sur lui, tombe à la lecture de l'intéressant journal que le Cure de St. Charles a trace sur les derniers jours de la vie de Mr. de Santa Rosa, entrant dans le détail de toutes les circonstances relatives à sa mort. Le haut intérèt de ce document, que le Card. Àntonelli a bien voulu me confier, me fait un devoir d'en transmettre ci-jointe une copie à Votre Allesse pour le cas où il ne Lui fùt pas parvenu plus directement. Le témoignage que ce document rend au soin scrupuleux avec lequel l'Archevéque n'a cesse de consulter, à travers toutes les phases de cettc affaire, le comité de tbéologiens distingués qui en avait été saisi dès son origine, prouve à l'évidence que si ce Prélat a déployé dans cette circonstance une regrettable roideur. il n'a fait qu'obéir aux inspirations d'une conscience timorée et non pas à celles d'un esprit de parti obstiné.3)
In effetti, il testo ebbe una certa limitata circolazione, almeno negli ambienti cattolici. Lo conobbe per es. Fautore del noto e ben informato opuscolo polemico La prima settimana di agosto nella città di Torino. Lettera ad un amico,4) che ne trasse quasi alla lettera le minacciose parole rivolte da Cavour al Pittavino per ottenere il consenso alla sepoltura religiosa, ma senza rivelarne l'autore, che si limitò a indicare come persona che pigliò parte
J) A. BOZZOLA-T. BUTTINI, Stato e Chiesa nel Regno di Sardegna negli anni 1849-1850, in ti Risorgimento italiano, a. XIV (1921), pp. 308-312.
2) Staatsarchiv Wien, P.A., Rome 1850, rapp/fasc. 203 (copia Salata presso Ministero per gli A/Tari Esteri, Roma, Commissione per la pubblicazione dei documenti diplomatici), Esterhàzy a Schwarzenberg, 30 settembre 1850 n. 70 C, allegato.
3) Ibid., Esterhàzy a Schwarzenberg, 30 settembre 1850 n. 70 C. ) Torino, 1850.