Rassegna storica del Risorgimento

MUSEO DI CAPRERA
anno <1976>   pagina <64>
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Alberto M. Ghisalberti
della provincia di Sassari, alla quale, per iniziativa del Presidente della Repub­blica Saragat, la Caprera del giusto seminatore, tolta alla Marina, era stata affidata. Guidati con amorosa intelligenza dal don:. Lamb rocco i suoi bravi e infa­ticabili collaboratori, impiegati, artigiani, operai, hanno saputo tradurre nella insperata realtà l'impulso che veniva dal titolare del nuovo Dicastero.,3)
Non si possono leggere con indifferenza la pagina che Spadolini ha scritto pochi giorni dopo l'inaugurazione, nelle quali la Casa Bianca di Caprera gli ha consentito di rievocare un Garibaldi senza mantello, un artigiano operoso e sempre annoiato, coi suoi fallimenti amorosi, coi suoi dolori di padre, con le sue evasioni fantastiche alternate ai capricci senili, Vuomo Garibaldi più che il Garibaldi di troppe brutte statue e di troppe retoriche oleografie. M)
Anche per questo quando, il 3 gennaio, si è -riaperto il Museo di Caprera molti grognards della nostra generazione hanno rivolto un grazie di cuore al ministro da molti anni degno socio onorario dell'Istituto.
ALBERTO M. GHISALBERTI
l3> Ved. TONINO MELONI, II 15 dicembre dopo una lunga odissea s'inaugura final­mente il museo di Caprera, in La Nuova Sardegna, 25 novembre 1975, interessante ed efficace rievocazione della situazione precedente e dell'opera svolta per il ripristino dello storico complesso . Com'è noto l'Inaugurazione dovette essere ritardata di qualche giorno. Ved. più oltre, in Notiziario, l'articolo di II Giornale nuovo del 4 gennaio, Inaugurato a Caprera il museo garibaldino.
14) GIOVANNI SPADOLINI, BlocNotes dei Beni Culturali [8. La casa di Caprera], in Nuova Antologia, n. 2101, gennaio 1976, pp. 19-21 dell'estr.