Rassegna storica del Risorgimento
CARLO ALBERTO RE DI SARDEGNA LETTERE; CARTEGGI (CARLO ALBERTO-M
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1976
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398 Libri e periodici
Di questa situazione, scrive U Bonanni, si servi abilmente Cavour per presentare a Napoleone III l'ingresso dell'esercito piemontese nel Regno di Napoli, come un necessario intervento per impedirvi la proclamazione della Repubblica. Tant'è vero che Vittorio Emanuele II inviò questo telegramma a Napoleone HI: a Dolente di non averne potuto dare annunzio preventivo alla M.V. passo il Tronto, e vado a Napoli a impedire proclamazione repubblica .
MARIATERESA BACA
HANS RALL, Kònig Ludwig li und Bismarcks Ringen um Bayern 1870/71 (Schriftenreihe zur bayerischen Landesgeschichte, 67); Mùnchen, C. H. Beck'sche Verlagsbuchhan-dlung, 1973, in 8, pp. VH-225, taw. 2. S.p.
a Ringen è forse termine esagerato, non tanto per l'ovvia disparità tra i due personaggi e le forze di cui disponevano quanto per le modalità e le possibilità di sbocco di questa lotta. Ludwig in effetti è un animale intrappolato i cui sforzi sono tutti tesi ormai a farsi catturare nel miglior modo possibile. La lunga schermaglia per sottrarsi all'abbraccio prussiano è vanificata dal contrasto franco-prussiano, né sarebbe possibile giocare le carte francese o della neutralità: nonostante il patriottismo cattolico-bavarese delle masse contadine l'appello germanico non può essere disatteso. Ludwig è ben conscio che, una volta svanita la speranza di una mediazione britannica, conviene alla Baviera salvare il salvabile bruciando le tappe. Bis dat qui cito dat : Ludwig adempie ai doveri impostigli dal trattato con la Prussia senza neppure accertare il casus foederis, e quando ancora non si sono del tutto esauriti i tentativi di mediazione. E, dopo la vittoria, sarà ancora Ludwig un Ludwig sempre più disperatamente conscio dell'inevitabile sorte della Baviera a offrire la corona imperiale a Guglielmo I, senza ottenere purtuttavia che sul trono imperiale si avvicendassero le case regnanti di Prussia e di Baviera. Tutto sommato il Ludwig disperato difensore dell'indipendenza bavarese, il Ludwig uomo di Stato esce riabilitato da questo libro; le stravaganze per cui è più universalmente noto sono qui irrilevanti, o piuttòsto fungono da copertura politico-diplomatica.
Due, essenzialmente, sono le fonti documentarie qui utilizzate per la prima volta: le lettere del re al principe Luitpold suo zio, che gettano nuova luce sul vero animo (politico) di Ludwig, e la corrispondenza del prussiano ministro plenipotenziario della Confederazione della Germania del Nord presso hi corte bavarese, Georg von Werthern. È la corrispondenza diplomatica e privata di quest'ultimo a offrire un dettagliato quadro quasi premonitore di futuri ben più cruenti eventi di come uno Stato prende lentamente possesso di tutti i gangli vitali di un altro più debole. I ministri responsabili chiedono il beneplacito prussiano prima di agire, e le decisioni bavaresi sono note a Berlino ancor prima della redazione definitiva, stampa sussidiata, alti ranghi dell'esercito acquisiti alla Prussia (il ministro della Guerra von Pranckh prende impegni militari con la Prussia già il 14 luglio 1870, senza neppure chiedere l'approvazione del re o del ministro degli Esteri), ecc. U Werthern si muove in questa situazione con notevole abilità anche se con qualche rudezza secondo l'opinione di Bismarck più proconsole o Gauleiter che diplomatico. Anche il ministro plenipotenziario italiano, marchese Migliorati viene accusato dal focoso Werthern di aver tramato contro la Prussia con discorsi neutralisti (ingiustamente, come verrà appurato poi). D'altronde non era davvero tenero con gli Italiani il Werthern (che si era trovato a Torino nel *48, allo scoppio della guerra). Da Monaco emanerà la voce degli 80.000 soldati che l'Italia avrebbe premesso di inviare in aiuto alla Francia ( par la Bavière dirà Bismarck nel suo irato colloquio con De Launay). Werthern sembra aver ricevuto la notizia da Tauffkjrchen, ministro bavarese a Roma di passaggio a Firenze, e riferendone al fratello il 12 luglio, commenterà Das ist der Dank dass wir diese Lùgner aus den Schlamm gezogen haben (p. 188). Mentre si profila già la missione civilizzatrice che il nuovo Reich sarà chiamato ad esercitare presso i popoli latini, corrotti fisicamente e moralmente, e i popoli slavi che ancora vivono in stato di semibarbarie (cfr. il memorandum del professor dì filosofia J. Huber per Ludwig, p. 154).
L'opera del Rall si distingue per una sagace utilizzazione delle fonti, e notevoli capa-