Rassegna storica del Risorgimento
FORTUNATO GIUSTINO; STORIOGRAFIA ITALIA
anno
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1976
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pagina
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422
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GIUSTINO FORTUNATO STORICO DEL RISORGIMENTO
È un dato storiografico consolidato la dimensione storica che si ritrova nell'intera opera fortunatiana, in stretto nesso logico colla sua problematica meridionalista.
Scopo di questo saggio sarà quindi studiare la presenza di G. Fortunato come storico del Risorgimento, un aspetto non secondario anche se mai prima d'ora trattato, e questo vorrà essere almeno nelle intenzioni un contributo; ne è riprova la perentorietà del titolo al posto di un più congruo o meno rigido interrogativo, alla comprensione del meridionalista di Rionero.
Se dei risultati di medievista, meglio di storico della valle di Vitalba è stato abbastanza trattato a partire dal Ciasca,2J inspiegabilmente disattesa risulta l'analisi sulla sua attività di storico dell'Italia moderna, cosa che avrebbe finito col significarci una più puntuale ed esatta caratterizzazione dello studioso. Né nell'ottimo Interpretazioni del Risorgimento del Maturi,35 opera organica ed unica nel suo genere, né nel recentissimo scritto del Galasso sul pensiero storico fortunatiano si trova colmato questo vuoto, laddove invece -la storio-grafia italiana degli ultimi decenni riguardo al ruolo avuto dal Fortunato nella teorizzazione della questione meridionale ed all'influsso esercitato nella società italiana (accenniamo ai lavori di Massimo Salvadori e di Gaetano Cingari)4) ha aperto nuovi fronti d'indagine in questa direzione. Senza dubbio il carattere di storico non professionale , per di più l'a-sistematicità dell'opera prodotta dal teorico delle due Italie , sulla quale non ultimo pesa il duro giudizio di filo-b orbonismo datogli da Adolfo Omodeo,5* hanno permesso questo stato di cose.
l) G. GALASSO, // pensiero storico di Giustino Fortunato, in Rivista storica italiana, a. LXXXI (1969), p. 940.
3 R. CIASCA, LO storico della Valle di Vitalba, in Archivio storico per la Calabria e la Lucania, a. II (1932). Questo volume commemorativo è fondamentale per la vita e l'opera dello studioso, d'ora in poi citato G. Fortunato. Di nessun valore critico, se non di pura agiografia, G. R. ZITAROSA, G. Fortunato storico, Cosenza, 1970. Ultimìssima invece l'introduzione di E. PONTIERI, Carteggio tra Giustino Fortunato e Umberto Zanotti~Bianco, in Archivio storico per la Calabria e la Lucania, XXXVII-XXXVIII (1969-70), che rifa attraverso la loro corrispondenza la storia di mezzo secolo di vita italiana.
3> W. MATURI, Interpretazioni del Risorgimento. Lezioni di storia della storiografia, Torino, 19622, pp. 687-688. Gli unici riferimenti del Maturi riguardano l'origine del fascismo, definito dal Fortunato non una rivoluzione, ma una <c rivelazione delle secolari incapacità politiche ed etiche della classe dirigente nazionale. Tesi continuata in seguito e portata a definizione storiografica da N. Valeri.
La più recente storiografia italiana ha acquisito intanto motivazioni più classiste e convincenti come si può vedere da N. TuAN FAGLIA, Dallo Stato liberale al regime fascista. Problemi e ricerche, Milano, 1973, ed ancora AA.W., Fascismo e società italiana, a cura di G. QUAZZA, Torino, 1973.
4) G. CINGARI, Giustino Fortunato e U Mezzogiorno d'Italia, Firenze, 1954; M. L. SALVADORI, // mito del buongoverno. La questione meridionale da Cavour a Gramsci, Torino, 1960.
5) A. OMODEO, Difesa del Risorgimento, Torino, 19522, p. 483; art. già apparso su La Critica del 1935.