Rassegna storica del Risorgimento

FORTUNATO GIUSTINO; STORIOGRAFIA ITALIA
anno <1976>   pagina <423>
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Giustino Fortunato storico del Risorgimento 423
Il rapporti omologico del suo meridionalismo con la posizione critico-interpretativa che egli dava della storia d'Italia dall'unificazione alla crisi dello Stato liberale, si evidenzierà dalle pagine seguenti, e comporterà dà conseguenza un raffronto costante colle sue scelte di uomo politico e di interprete disinte­ressato (è un suo aggettivo preferito, adottato per le ricerche di tipo storico) della questione del Mezzogiorno, perché si eviti una fase sovrastrutturale a esclusivo privilegi amento del solo sviluppo storico-critico.
Di natura genetìco-strutturale, il presente lavoro si preoccupa di dare un quadro comprensivo, meglio intensivo *, della produzione specificamente sto­rica del Fortunato, e a tal fine ci siamo serviti dei suoi Appunti di storia napoletana delV Ottocento, apparsi alla vigilia della sua morte, di alcuni saggi precedenti affidati agli Scritti varii (1900), ed essenzialmente del Fondo Fortu­nato della Società napoletana di storia patria,6) miniera inesauribile dà notìzie e di informazioni sul modo di lavorare e d'intendere la storia da parte del nostro. Non ci soffermeremo allora sulla formazione culturale, e relativa visione della realtà socio-politica del meridionalista, avendo già avuto in proposito gli insuperabili saggi del Cottone7) e del Salvador!.
La sua premessa per lo studio della storia d'Italia è che se non tutti egli scrive almeno gran parte de' problemi storici del nostro Risorgi­mento siano da riesaminare e da risolvere con un senso obbiettivo della realtà assai maggiore di quanto non siasi praticato sinora, e che tra essi primeggino quelli che concernono la storia napoletana, la più incerta tuttavia, e la meno definita delle particolari storie del nostro Risorgimento . 8> Contro la storio­grafia epica dei vari. Nisco, Montanelli, La Farina,9) la generazione post-risorgimentale, che aveva assistito alle lotte d'indipendenza nazionale senza personalmente parteciparvi, rivendicava ora l'esigenza di un riesame (in quel clima teorico-politico non si parlava anche di revisioni , rovescia-
*) È merito di G. DORIA (Per la storia del brigantaggio nelle provinole meridionali, in Archivio storico per le provinole napoletane, a. LVl (1931), pp. 388 sgg.) aver richia­mato per primo l'attenzione degli studiosi su questo interessantissimo archivio privato, che il Fortunato donò alla Società napoletana di storia patria. Si divide in tre sezioni. Sezione Medio Evo comprendente Pergamene di Matera (Codice diplomatico, 3 volumi); Codice diplomatico di Potenza; Documenti angioini riguardanti il Casale di Gaudiano (vi si trova la nota controversia tra il comune di Lavello e gli stessi eredi Fortunato, i quali avversa­vano la definizione feudale della loro tenuta di Gaudiano).
Carte di famiglia, 12 volumi, vanno dal 1803 al '59, di mano dello studioso, conten­gono date storiche e familiari, delucidazioni e cenni delle più notevoli cose del regno bor­bonico. In primo piano l'ascesa economica di Anselmo Fortunato, poi quella di Giustino senior ministro sotto Ferdinando 2, un pò1 i numi tutelari di questa grande famiglia bor­ghese meridionale. II lavoro, immenso nelle sue definizioni storiche, fu completato, come si legge in calce al XII voi., il 15 dicembre 1920, quando ormai lontano dalla vita politica, l'A. era tutto dedito ad un'analisi dell'età borbonica, attraverso l'opera della sua famiglia.
La sezione Brigantaggio, di eccezionale importanza, comprende invece 18 volumi, ricca di libri, opuscoli, documenti, interrogatori giudiziari, fogli volanti, è stata già vista dal Doria. Il più vasto è il XVIII e riguarda il processo di Rionero.
G. COTTONE, Giustino Fortunato, in Belfagor, a. IX (1954), pp. 169 sgg., 384 sgg.
8> G. FORTUNATO, Appunti di storia napoletana dell'Ottocento, Bari, 1931, p. 51.
9i Cfr. N. CORTESE, // Mezzogiorno e le origini del Risorgimento (1942), ora in // Mezzogiorno ed il Risorgimento italiano, Napoli, 1965, pp. 8-9.