Rassegna storica del Risorgimento

FORTUNATO GIUSTINO; STORIOGRAFIA ITALIA
anno <1976>   pagina <435>
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Giustino Fortunato storico del Risorgimento
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otto casa Savoia, e la risposta relativa delle classi subalterne si presenta col brigantaggio. Non sarà il caso di ripetere quanto già ormai accolto dalla storio­grafia più consapevole sulle motivazioni prettamente di classe di questa lotta sociale, cbe vede uniti ex-soldati borbonici, montanari, ex-galeotti, contadini, incapaci alla fine di canalizzare questa carica rivoluzionaria altrimenti che in maniera negativa, lasciando la borghesia agraria, forte delle baionette dei ber­saglieri, ad unica elasse egemone della nuova realtà politica meridionale.51)
Nell'insieme della visione ideologico-politica del Fortunato, questo mo­mento determinante della sua vita ed ancor più della storia dell'intero Mezzo­giorno, farebbe pensare alle ferite simboliche> della moderna psicologia. Il ricordo dell'allora dodicenne Giustino, che all'appressarsi dell'avanzata garibal­dina nel Regno, era stato richiamato in mezzo al confuso stato politico in tutta fretta, insieme al fratello, dal Collegio dei Gesuiti della capitale alla natia Rionero, era indelebile nella sua memoria.K> La marcia trionfale dei libera­tori ; la grande paura della grossa borghesia agraria filoborbonica, cui appar­teneva la sua famiglia; le stragi frequenti che si riferivano ingigantite contro esponenti del passato regime; il sovversivismo delle plebi sfruttate ai danni delle giamberghe , i veri nemici; il mito popolare di Carmine Crocco, Car-minuccio per orgoglio, confermeranno quella caratteristica ideologia termidoriana di amore-odio verso i contadini.
Ovviamente i Fortunato, che abbiano visto alla gestione della cosa pub­blica nel piccolo paese lucano, non vengono risparmiati dalla tempesta politica di quegli anni terribili. Nel dicembre 1861 gli zìi paterni Gennaro e Giuseppe furono arrestati sotto l'accusa di favoreggiamento e manutengoli di briganti per la sollevazione legittimista dell'aprile scorso, e di qui Forigine-pretesto della pregevolissima raccolta dei 18 volumi donati alla Società napoletana di storia patria, fonte di primaria importanza per lavori specifici sul brigantaggio, come dimostrato di recente dal Molfese. Proprio al Molfese, però, non pare cbe i due Fortunato fossero immuni da responsabili connivenze coll'ambiente reazio­nario-borbonico, se non può non ritenerli colpevoli.53)
L'amico B. Croce vorrebbe, che ha lasciato scritto in uno di questi volumi il Fortunato a una storia del brigantaggio meridionale fosse dato il titolo di "Vandea napoletana". No. H brigantaggio meridionale, espressione e frutto d'una società rosa dalla miseria e moralmente fradicia, non merita tanto. Pure, niente di più utile d'una sua storia. Quando sarà cbe un uomo d'alta mente potrà dare all'Italia un così fatto lavoro, degno della lacrimevole sua tragicità prima che i topi e l'umidità degli obliati nostri archivi provinciali di Stato avranno distrutti quei voluminosi processi? .
E senza preoccuparsi dell'immane lavoro di scavo che l'attendeva, apriva
51) Per tutti F. MOLFESE, Storia del brigantaggio dopo l'Unità, Milano, 19723, e la vasta bibliografìa ivi riportata. Di recente, come espressione della storiografia della nuova sinistra R. DEL CARRIA, Proletari senza rivoluzione. Storia delle classi subalterne ita­liane dal 1860 al 1950, Milano, 1966, voli. 2. Circa la mancanza di programmazione meri­dionale nell'ambito della Sinistra costituzionale cr. A. SCHIOCCO, Governo e paese nel Mez­zogiorno nella crisi dell'unificazione (1860-1861), Milano, 1963.
52) Cfr. a questo proposito le pagine di U. ZANOTTI-BIANCO, op. citi:, pp. 6 sgg. 5 F. MOLFESE, op. cit., p. 132, n. 13.
54) Riportato in U. ZANOTTI-BIANCO, op. cit., pp. 14-15, nota 1. Corsivo nostro.