Rassegna storica del Risorgimento

MOVIMENTO CATTOLICO VARESE 1890-1900
anno <1976>   pagina <454>
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Gianni Penta
come il predecessore pastore di grande equilibrio, aveva sempre appoggiato il movimento intransigente... s>, osserva l'Ambrosoli, che pone, però, in evidenza la diversa formazione dei due presuli: Monsignor Calabiana apparteneva al clero aristocratico e conservatore del primo Ottocento; il cardinal Ferrari..., in­vece, apparteneva al clero democratico e aperto ai problemi sociali del secondo Ottocento .
Fin dal primo incontro con i rappresentanti delle associazioni cattoliche, convenuti a Milano per il suo ingresso, il nuovo arcivescovo manifestò chiara-mente i propri intendimenti: Dite ai vostri comitati, ai vostri circoli, alle vo­stre società che l'Arcivescovo le visiterà tutte ad una ad una, che peregrinando per la diocesi cercherà non solo le chiese, le case parrocchiali, gli istituti, ma anche le associazioni cattoliche... .21) Parole queste, che suonavano sì di ap­prezzamento, ma soprattutto di incoraggiamento e di stimolo. Due mesi dopo, al­l'inizio del 1895, il comitato diocesano, presieduto dal cardinale, decise di rea­lizzare una delle proposte discusse il 3 agosto precedente, appoggiata anche dal Paganuzzi. Per incrementare la diffusione dei comitati parrocchiali, furono in­viati delegati nei principali centri della diocesi, perché vi avviassero l'organizza­zione di altrettanti sottocomitati. Ma a Varese il tentativo non riuscì, né La Sve­glia capì che era ormai iniziato il processo di rinvigorimento del movimento cattolico su scala diocesana. L'anno perciò trascorse senza eventi di rilievo nella zona di Varese: furono benedetti i vessilli delle sezioni della Federativa di Capolago e di Azzate, fu fondato il comitato parrocchiale a Castronno. A to­gliere ogni dubbio, imprimendo allo sviluppo del movimento un ritmo rapido ed esteso, intervenne lo stesso card. Ferrari, indirizzando al clero ed ai fedeli della diocesi, nell'Epifania del 1896, una lettera sull'azione cattolica. Quando si tratta dell'azione cattolica, delle opere sociali cristiane cattoliche, si tratta di una questione vitale, che riguarda il bene della Chiesa e della patria ancora, la quale ha un immenso bisogno di restaurazione religiosa e civile . Così esordiva mons. Ferrari, che poi, elogiata la tanto benemerita Opera dei Congressi, indicava nella creazione dei comitati parrocchiali l'obiettivo concreto da realiz­zare, grazie al concorso di tre elementi...: l'opera diligente ed assidua del Comitato Diocesano, l'animosa solerzia del Clero e specialmente dei Parroci, e la buona disposizione dei parrocchiani .23>
2) L. AMBROSOLI, Pro/ilo city-, p. 708. Sull'arcivescovo milanese: M. D. CAPOZZI, II cardinale Andrea Carlo Ferrari arcivescovo di Milano, Milano, 1965; F. FQNZI, Crispi e lo a Stato di Milano , Milano, 1972, pp. 65-109 e gli articoli di vari Autori, in Diocesi di Milano. Rassegna di vita e di storia ambrosiana, a. XVI (1975), n. 3, pp. 105-139.
21) Il Cardinal Ferrari e le associazioni cattoliche , ne La Sveglia del Popolo, 25 novembre 1894.
22) Il settimanale si limitò a dare notìzia dell'importante iniziativa in due brevi cenni cronachistici, nei nn. del 13 gennaio e del 3 febbraio 1895. L'istituzione del sottocomitato diede origine ad un errore. Infatti II Movimento Cattolico cit., a. XV (1894), n. 8, p. 163, annunciava la costituzione a Varese del comitato parrocchiale. In realtà si trattava di un sottocomitato salesiano, che si proponeva di raccogliere offerte per un istituto da erigersi a Milano. (Cfr. L'Osservatore Cattolico, 13-14 maggio; 30-31 maggio; 20-21 giugno 1894, e La Sveglia del Popolo, 15 aprile; 24 aprile; 3 giugno 1894). Nello stesso errore incorse il bollettino diocesano dell'Opera dei Congressi (Cfr. L'Azione Cattolica Milanese, marzo 1894, p. 3). i-. i .
23) Lettera del Cardinale Arcivescovo al clero ed al popolo sull'azione cattolica , ne La Sveglia del Popolo, 26 gennaio e 2 febbraio 1896.