Rassegna storica del Risorgimento

CONCORDATO DEL LATERANO 1929; ROSI MICHELE
anno <1976>   pagina <465>
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Michele Rosi e i Patti Lateranensi 465
fisso, hanno una specie di carriera, e preparano a non lontana scadenza, una opposizione per il protesto di una spesa non giustificata da un efficace servizio, servizio evidentemente non voluto dallo Stato che carica sul bilancio la spesa per ragioni estranee al bene delle anime.
Chi avesse saputo leggere avrebbe potuto, del resto, capire quale era l'animo vero delFautore della Storia contemporanea, anche nel riassunto apparentemente obbiettivo dei motivi di preoccupazione e di scontento verso il regime che prò-clamava: Tutto nello Stato, niente al di fuori dello Stato, nulla contro lo Stato >. E i cattolici ne facevano l'esperienza con la forzata rinuncia, in nome di principi non graditi ai Sindacati bianchi e agli Esploratori cattolici, dopo l'euforia della celebrazione in Assisi del centenario francescano (4 ottobre 1926).
Nel suo volume l'autore ha messo in voluto risalto le clamorose espressioni del rappresentante del Papa, il cardinale Merry del Val, antico Segretario di Stato di Pio X, e quelle del ministro della Pubblica istruzione, Pietro Fedele. Al primo, che aveva ringraziato chi tiene in mano le redini del Governo d'Ita­lia, che con chiara visione delle cose ha voluto e vuole che la Religione sia rispettata, praticata , il rappresentante del Governo italiano, alludendo al recente fallito attentato della Gibson, rispondeva esaltando colui che visibilmente prò-tetto da Dio, ha sapientemente rialzato le sorti della Nazione, accrescendole il prestigio in tutto il mondo . 6>
Ma Pio XI non poteva nascondere il suo disagio per affermazioni e provve­dimenti in aperto contrasto con lo spirito che ufficialmente regolava i rapporti tra lo Stato e la Chiesa. Sotto la data del 28 marzo 1928 Rosi annota negli Ap-punti:
Domenica 25, giorno della Leva fascista, il Papa riceveva la Giunta Diocesana di Roma e si lagnava del Centro Nazionale Governativo che presentava le condizioni della Chiesa in Italia come ottime, mentre con mezzi diversi si ostacola l'Azione Cattolica e il Governo aspira all'educazione completa della gioventù.
Il Messaggero di stamani pubblica risposta poco adeguata del Centro, e il Consiglio dei ministri rivendica allo Stato la completa educazione dei giovani e il bisogno di rifor­mare Balilla e Avanguardie per eliminare le altre formazioni giovanili rimaste.
Giornale d'Italia e Impero commentano. Questo dice che certo nascendo i Cattolici starebbero con Mussolini e non col Papa. Il discorso di Pio XI, panni non è diretto al Centro, che è fuori delle masse cattoliche e innocuo, ma probabilmente alle masse per avvertirle che non è il caso di scaldarsi troppo, e al Governo per indurlo a sciogliere gli Esploratori cattolici fascistizzati, perché si sappia e si veda che il Fascismo assolve tutto e la Chiesa non può fare neppure quel po' che faceva in tempi massonici. Lasciando correre poteva sembrare che Balilla e Avanguardisti Fascisti e Esploratori Cattolici fascistizzati, avessero il beneplacito pontificio per una educazione sostanzialmente soggetta al Fascismo. Le poche cerimonie religiose quando vi sono, riescono pura formalità e non destano certo lo spirito cristiano. Può darsi che la cosa abbia uno sviluppo e che intanto segni una sosta, seppure non vi è L'intenzione di evitare rappresaglia per domani.
6) Jpì, pp, 575-576, 579. <c Povero e caro Pietro! dirà di lui Levi della Vida Se dovesse accadermi un'altra volta (ma non mi accadrà) di fermare a volo altri fantasmi degli Anthesteria, mi piacerebbe parlare anche di lui, della bontà spontanea e immediata del suo animo rimasto infantilmente candido, e anche, ahimé, dell'altrettanto puerile ambi* zione di notorietà che lo indusse, nell'atmosfera malsana del periodo fascista, a parole e ad azioni che poi, nel mesto e sconsolato tramonto della sua vita, credo si sia rammaricato di aver pronunciate e compiute , Fantasmi ecc. cit., p. 231.
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