Rassegna storica del Risorgimento
ISTITUTO MAZZINIANO DI GENOVA FONDI ARCHIVISTICI; PARETO LORENZ
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1976
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Le carte di Lorenzo Pareto
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anche negli anni del decennio di preparazione tra i moderati genovesi, erano fino ad oggi relativamente scarsi nell'archivio del Mazziniano.
Geologo di fama europea, organizzatore di coltura nella sua Genova, filantropo assiduo, intellettuale aperto al rinnovamento delle strutture scolastiche, costante assertore dell'utilità degli asili infantili sulla scia aportiana, convinto difensore delle tradizioni della sua terra, instancabile collaboratore alla realizzazione dei Congressi degli scienziati italiani, il Pareto, quando nel marzo del 1848 fu chiamato a far parte del primo Gabinetto costituzionale di Carlo Alberto, poteva contare al proprio attivo una serie di pubblicazioni scientifiche di notevolissima portata, una schietta lealtà di sentimenti patriottici, una rinomanza nel mondo intellettuale, che giustamente si era conquistato. A Genova il suo nome era popolare perché era conoscinto caritatevole e sensibile ai problemi del pauperismo, a quelli dell'infanzia. Gli scienziati lo stimavano perché la sua dottrina di geologo era solida; il clero gli voleva bene perché frequentava le funzioni religiose e sapeva armonizzare scienza e fede; i democratici nostalgici della vecchia Repubblica Ligure del 1797 ricordavano che era figlio di quell'Agostino detto il Robespierre genovese ; i mazziniani non dimenticavano che intorno al 1833 era stato vicino a loro. Ognuno poteva vederlo dal suo punto di vista e dal lato che gli interessava.4}
Dal marzo all'agosto del 1848, quando fu ministro degli Esteri con Cesare Balbo e poi con Gabrio Casati, i suoi concittadini ebbero fiducia in lui e in Vincenzo Ricci. Dopo l'armistizio Salasco, nella sua città conobbe, quando fu luogotenente generale della Guardia nazionale, momenti di ovazione e di amarezza: il suo nome fu accompagnato dalla parola d'ordine di viva e di morte nel giro di poche settimane. Dopo la sconfitta di Novara i rivoluzionari genovesi, tra il marzo e l'aprile, lo videro con loro in quell'insurrezione che agli occhi di Char-
ottenere la fusione lombardo-piemontese e rivelò in tale assunto spiccate capacità diplomatiche. Nel dono pervenuto all'Istituto Mazziniano figurano moltissime sue lettere autografe scritte da Milano al fratello Lorenzo tra il marzo e il luglio del 1848. In quei mesi la sua corrispondenza con il fratello ministro fu molto intensa, come risulta dalle centoventi lettere inedite delle quali siamo venuti ora a conoscenza e da quelle pubblicate nel volume / rapporti fra il Governo sardo ed il Governo provvisorio di Lombardia durante la Campagna del 1848 secondo nuovi documenti dell'Archivio di Stato di Torino, a cura di TERESA BUTTINI e MARIA A VETTA, Roma, 1938. Su di lui, oltre al Dizionario del Risorgimento Nazionale eh., voi. Ili, pp. 786-787, cfr. FEDERICO DONAVER, Genova nel primo quadrimestre del 1848, in Rivista storica del Risorgimento, 1898, pp. 136-192; ANTONIO MONTI, Carteggio del Governo Provvisorio di Lombardia con i suoi rappresentanti al Quartier Generale di Carlo Alberto, Milano, 1923; BIANCA MONTALE, Per un profilo del moderatismo genovese, in Miscellanea di storia del Risorgimento in onore di Arturo Codignola, Genova, 1967, pp. 217-247.
4) Agostino Pareto (Genova, 1773-1829), ima delle personalità più notevoli della storia genovese tra il 1797 e il 1814. Accolse con entusiasmo le idee della Rivoluzione francese, della quale fu caldo sostenitore a Genova con Gian Carlo Serra e Gaspare Sauli. Nel 1797 fu eletto tra i ventidue membri del governo provvisorio di Genova. Fece parte della commissione di governo della Repubblica Ligure dal 1800 al 1802 e presiedette alle finanze. Nel 1803 fu escluso dal governo per il suo noto spirito di indipendenza. Nel 1805 fu contrario all'unione con la Francia; fu nominato da Napoleone maire di Genova, dando prova di sagace amministrazione. Nel 1814, essendosi resa impossibile la ricostituzione dell'antica repubblica, fu inviato a Parigi con l'incarico di difendere l'autonomia genovese. Cfr. Dizionario del Risorg. Naz. cit., voi. IH, pp. 782-784.